C.R. Piemonte Valle D' Aosta

Calcio per Tutte le Abilità Nuova stagione, nuovo nome: Juventus One. Una scelta che segna un passaggio simbolico importante per il club: "La disabilità non è una condizione speciale"

Felice Fabrizio, People and Sustainability Manager della Juve: "La nuova identità trasmette un maggiore senso di inclusione". Massimo Miegge, presidente dell'affiliata ASD Nessuno Escluso: "Vorremmo aprirci sempre di più al contesto europeo"

venerdì 20 dicembre 2024

Nuova stagione, nuovo nome: Juventus One. Una scelta che segna un passaggio simbolico importante per il club:

La stagione della competizione 'Il Calcio è di Tutti' in Piemonte, e anche nel resto d'Italia, si è aperta con tante belle novità. Una di queste riguarda la Juve e le sue squadre DCPS, che dal 2024/25 hanno un nuovo nome: non più Juventus for Special, ma Juventus One. Una scelta che, per il club, rappresenta un passaggio simbolico importante. “L’idea del nuovo naming - racconta Felice Fabrizio, People and Sustainability Manager della Juventus - parte da un confronto con i ragazzi e dall’ascolto dei loro pensieri, che perfettamente si sposano con l’approccio che il club ha adottato fin dall’inizio: la disabilità non è un limite o una condizione ‘speciale’, ma piuttosto uno dei tanti aspetti comuni all’esistenza e alla diversità umana. Abbiamo cercato una nuova identità che potesse valorizzare il progetto e trasmettere un maggiore senso di inclusione".

"Il 3 dicembre - aggiunge Fabrizio - abbiamo organizzato nel nostro Allianz Training Center un allenamento a ranghi misti tra calciatrici dell’Under 19 femminile e calciatori dell’Under 19 e Next Gen maschili: un evento dal nome 'Juventus is JUVENTUS', che ha celebrato questo rinnovato spirito di uguaglianza, dove ognuno è parte integrante della famiglia bianconera. Credo che ben aiuti a comprendere la filosofia di fondo che ci guida: non importa il ruolo o il campionato di riferimento, siamo tutti ugualmente parte di Juventus”.

Il nome Juventus One è visibile anche sulle divise da gara, grazie a una patch speciale applicata sulle maniche. Con 130 atleti e 7 squadre partecipanti ai vari livelli del campionato – una per il Livello 1 e due per i Livelli 2-3, e anche per il 'fun & play sperimentale' (novità molto apprezzata dal club, che ha tanti calciatori che chiedono di parteciparvi) – il progetto del club sul calcio paralimpico è solido e consolidato nel tempo, come dimostrano anche i risultati ottenuti, visto che sia nel 2023 sia nel 2024 la Juventus è tornata dalle Finali DCPS con in tasca il titolo di campione nazionale.

“Non consideriamo la vittoria dello scorso campionato come un punto di arrivo - sottolinea Massimo Miegge, presidente dell'ASD Nessuno Escluso, nata nel 2017 all'interno della cooperativa sociale Coesa e affiliata alla Juventus per l'attività sportiva - perché fa parte del nostro percorso e rappresenta una tappa a testimonianza dell’arricchimento generale del progetto. Oggi abbiamo raggiunto un numero di tesserati importante, con 7 gruppi che gareggiano nei quattro differenti livelli: in questa stagione non solo nuovi ragazzi, ma anche tecnici e volontari si sono affacciati alla nostra realtà, consentendoci di proseguire e ampliare il lavoro intrapreso. Tra gli obiettivi per il futuro, sicuramente, abbiamo la volontà di aprirci sempre di più al contesto europeo, aumentando le occasioni di confronto con altre squadre che hanno al loro interno il progetto paralimpico, in quanto pensiamo possa rappresentare un ulteriore passo nella crescita dei ragazzi e del progetto in sé.”

Tutte le foto dell'articolo sono @juventus