Responsabilità Sociale

Calcio per Tutte le Abilità Le Paralimpiadi hanno segnato un ulteriore cambiamento di percezione sulla disabilità. Il presidente DCPS Carraro: "Ottenuti risultati straordinari"

L'edizione di Parigi è stata da record sotto ogni punto di vista e la trasmissione integrale dell'evento in tv ha fatto capire una volta di più quanto possa essere bella la cultura della diversità

giovedì 12 settembre 2024

Le Paralimpiadi hanno segnato un ulteriore cambiamento di percezione sulla disabilità. Il presidente DCPS Carraro:

I Giochi Paralimpici di Parigi sono andati in archivio con numeri da record sotto ogni punto di vista: delegazioni iscritte (168) e atleti (4400), oltre all'interesse mediatico generale, che è stato elevatissimo. Non c'è dubbio che l'evento stia diventando sempre più importante, anche in Italia, e che l'ultima edizione abbia segnato, in positivo, un ulteriore cambiamento di percezione sullo sport praticato dalle persone con disabilità. Anche se nel calcio l'Italia non c'era, pur avendo sfiorato una clamorosa qualificazione (alle Paralimpiadi c'è il torneo di futsal per ciechi e ipovedenti), il mondo DCPS ha seguito naturalmente con passione l'intero evento.

"A nome della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale - dichiara Franco Carraro, presidente della DCPS e membro onorario del Comitato Olimpico Internazionale - faccio i più sentiti complimenti al presidente Pancalli e a tutta la delegazione italiana che ha partecipato alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Gli Azzurri ci hanno emozionato e appassionato, confermando la grande crescita compiuta da tutto il movimento sportivo paralimpico. Una crescita testimoniata dalla nutrita partecipazione complessiva, di 141 iscritti tra atlete ed atleti, e dagli straordinari risultati ottenuti: sesto posto nel medagliere finale, con 24 medaglie d'oro, 15 d'argento e 32 di bronzo, e ben 10 ori e 2 podi in più rispetto all'edizione precedente disputata a Tokyo. Sono sicuro che il grande successo delle Paralimpiadi Parigi darà un grande contributo alla sensibilizzazione società civile".

Alle Paralimpiadi, tra l'altro, erano presenti anche alcuni club iscritti alla DCPS che svolgono un'attività multidisciplinare e che dunque avevano atleti impegnati in altri sport come l'atletica leggera. Infatti, per esempio, fanno parte della marchigiana Anthropos di Civitanova Marche sia Assunta Legnante, che a Parigi si è aggiudicata l'oro nel getto del peso e l'argento nel lancio del disco, e Rigivan Ganeshamoorthy, che ha trionfato - con tanto di record del mondo - nel lancio del disco e che, con la sua toccante e spiritosa intervista dopo la gara ("Questo mondo inizia a piacermi? Forse ci sono un po' troppi disabili...", è diventato 'virale' sui social.

E ricordiamo anche la visita compiuta a Casa Italia a Parigi dal presidente della FIGC Gabriele Gravina e dal capo delegazione azzurro Gianluigi Buffon, che giovedì 5 settembre si sono intrattenuti con il presidente del CIP Pancalli e con una delegazioni di atleti, come si può leggere qui. https://www.figc.it/it/nazionali/news/gravina-e-buffon-a-casa-italia-per-rendere-omaggio-ai-campioni-paralimpici-arricchiti-dalla-vostra-energia/

"Questa edizione delle Paralimpiadi - racconta il giornalista Claudio Arrigoni, un 'amico' della DCPS (con cui ha collaborato in molte occasioni), inviato a Parigi per 'La Gazzetta dello Sport' - si è contraddistinta per due aspetti: per l'essersi svolta nel cuore della città, già a partire dalla cerimonia d'apertura, e per l'ampia partecipazione di pubblico, quasi tutto pagante, con oltre 2 milioni di biglietti venduti".

"Per quanto riguarda l'Italia - prosegue Arrigoni - oltre all'altissimo livello delle prestazioni offerte dai nostri atleti, un segnale forte è stata la presenza del presidente della Repubblica Mattarella alla cerimonia d'apertura. Non era mai successo prima. E poi, a livello mediatico, è stata molto importante la trasmissione quasi integrale delle gare su Raidue: è stata una bellissima operazione promozionale, che per me produrrà un ulteriore cambiamento di percezione sulla disabilità, facendo capire una volta di più quanto possa essere bella la cultura della diversità".

"Ho assistito anche al calcio per ciechi e ipovedenti - conclude Arrigoni - e mi ha impressionato il silenzio che c'è sul campo, indispensabile per il corretto svolgimento delle partite. Quando arriva il gol si sente un'esplosione di gioia: fantastico. Penso comunque che i tempi siano maturi per allargare almeno parte del programma paralimpico anche ai disabili intellettivo-relazionali. Prima o poi ci arriveremo".