La partnership tra Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale e Associazione Italiana Arbitri è forte e radicata nel tempo. Una partnership che, tra l'altro, riempie d'orgoglio le calciatrici e i calciatori che giocano le partite della Competizione nazionale DCPS, dirette da arbitri che indossano le divise 'ufficiali' della categoria, le stesse utilizzate per i match di serie A e di tutti i campionati professionistici.

Per fare il punto su quanto viene fatto sui vari campi ogni settimana e, soprattutto, su quello che c'è da fare in ottica futura, per cercare di migliorare ancora, è stata organizzata, nel tardo pomeriggio di ieri, una 'call' a cui hanno partecipato, per l'AIA, il vicepresidente Alberto Zaroli e tutti i designatori dei vari comitati regionali e, per la DCPS, il responsabile nazionale Giovanni Sacripante con il suo staff e un buon numero di rappresentanti dei club che fanno parte della Divisione.

Un'occasione importante, di confronto e di crescita, che non rimarrà un episodio isolato: si è deciso infatti di dare una cadenza periodica a questi appuntamenti, con il proposito di fare sempre di più, al riguardo. D'altra parte, con oltre 1000 partite da arbitrare nell'arco della stagione, il 'lavoro' non manca. E non sono certo mancati gli spunti per animare una discussione vivace e costruttiva, per fugare dubbi, dare suggerimenti e fare domande per mettere meglio a fuoco alcuni aspetti regolamentari.

Per esempio, nella 'call' di ieri è stato chiarito da parte di AIA che nelle partite '7 contro 7' della DCPS - contrariamente a quanto stabilito per il calcio a 11 e il calcio a 5 - non è possibile segnare una rete, tirando direttamente in porta, quando si batte il calcio d'inizio. Insomma, l'intento di questo tipo di iniziative è chiaro ed è quello di dotare la Divisione di un'organizzazione ancora più solida e articolata, in linea con la grande crescita registrata dalla sua nascita - nel 2019 - a oggi.