Hall of Fame

Zola e quella notte di Wembley che lo ha consegnato alla storia: "Un gol per me e per tutti gli italiani d'Inghilterra"

Magic Box è il 'Calciatore Italiano' a essere entrato nella Hall of Fame 2023: "Spero che la mia storia sia di esempio per qualche altro giovane che è partito dalla Prima categoria ed è arrivato a ottenere un premio di questo livello"

lunedì 13 novembre 2023

Zola e quella notte di Wembley che lo ha consegnato alla storia:

Wembley, 12 febbraio 1997. Nella letteratura calcistica, quella è la notte di Gianfranco Zola. All'epoca, Magic Box giocava nel Chelsea e viveva in Inghilterra: ecco perché quel gol, che per l'Italia valse una vittoria importante nel cammino di qualificazione al Mondiale dell'anno successivo, resta nella mente di tutti i tifosi, oltre che di Zola. L'attuale vicepresidente della Lega Pro è il 'Calciatore Italiano' entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano, con Zola - visibilmente emozionato - premiato all'Auditorium del Centro Tecnico Federale di Coverciano. 

"Per me questo è un giorno fantastico: è un sogno che si avvera - le sue parole -. Sognavo un giorno di poter essere qualcuno nel calcio, quindi questo è uno dei riconoscimenti più importanti che ho avuto. Sono molto fiero, sono molto riconoscente in primis verso quelli che mi hanno scelto e che hanno deciso di darmi questo premio, ai miei genitori, alla mia famiglia che mi sono sempre stati vicini, e tutti quegli allenatori e giocatori che mi sono stati vicino nel percorso e che mi hanno aiutato a diventare il giocatore che sono. Quindi grazie, spero che la mia storia sia in qualche modo di esempio per qualche altro giovane che è partito dalla Prima categoria ed è arrivato poi a ottenere un premio di questo livello".

Inevitabile un ricordo di quella notte a Wembley: "Un gol che a distanza di 26 anni mi emoziona tantissimo. Per noi che vivevamo in Inghilterra, per me è per molti italiani che lavoravano e vivevano in Inghilterra, ha significato tantissimo: è una partita di cui si parlava tanto, in Inghilterra c'era tantissima tensione e quindi averla vinta come l'abbiamo vinta è stato fantastico". Zola, a Coverciano, aveva con sé proprio una maglia del Chelsea da donare al Museo del Calcio, "ma prometto di portarne un'altra", ha scherzato. Il numero su quella maglia è il 25, ma i piedi sono sempre stati da numero 10. "Aver indossato lo stesso numero, tra gli altri, di Maradona e Baggio, mi rende felice. Con qualcuno di loro ho giocato: Maradona, naturalmente per me, è speciale perché è un giocatore che mi ha permesso di imparare tanto: ero molto giovane quando l'ho conosciuto e allenarsi con lui ha fatto la differenza. Poi gli altri, Totti, Del Piero, Baggio, sono stati dei compagni in Nazionale e dei grandissimi rivali, e la loro rivalità mi ha aiutato a lavorare sempre duro, a lavorare per migliorarmi ogni giorno per essere al loro livello".