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Ricordo del Marchese Ridolfi

giovedì 31 maggio 2018

Ricordo del Marchese Ridolfi

Il 31 maggio 1958 calava il sipario sulla vita del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, politico, imprenditore e soprattutto grande uomo di sport. A lui si devono molteplici opere ed iniziative, in molti casi realizzate a proprie spese, come per esempio la costruzione dello Stadio di Firenze Giovanni Berta, successivamente rinominato stadio Artemio Franchi, la costituzione e fondazione della ACF Fiorentina e soprattutto la realizzazione del Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Nella mente del marchese Ridolfi, il CTF doveva nascere proprio a Firenze poiché città equidistante tra nord e sud, elemento questo da tenere presente considerando i tempi di spostamento all’epoca in auto e in treno. Per realizzare un centro sportivo all’avanguardia, Ridolfi aveva compiuto numerosi viaggi per studiare e vedere da vicino i migliori centri sportivi presenti in tutta Europa.

Proprio grazie a questi studi, all’interno del CTF furono realizzate opere architettoniche, come la piscina e la palestra polifunzionale, che presentavano tecnologie considerate all’avanguardia per quel periodo. Secondo il marchese Ridolfi il CTF doveva essere un centro multifunzionale aperto anche ad altri sport come l’atletica, il nuoto e la pallacanestro in modo da arricchire culturalmente tutto il movimento calcistico.

L’inaugurazione del CTF avvenne il 6 novembre del 1958 ma il centro era già operativo dal 1954. Ridolfi ebbe l’intuizione di affidare la direzione di Coverciano a Ottavio Baccani, precedentemente giocatore e dirigente della Fiorentina, che rimase in carica fino alla morte sopraggiunta nel 1968.

Purtroppo Ridolfi non riuscì ad inaugurare Coverciano perché morì pochi mesi prima a Padova mentre si stava dirigendo a Modena per un meeting di atletica leggera, all’epoca infatti era Presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera.

Ridolfi è stato anche un eccellente dirigente sportivo e presidente della FIGC dal 1942 al 1943. A lui si deve la creazione dei NAGC (Nuclei Addestramento Giovani Calciatori) dei veri e propri laboratori sportivi dove si insegnava calcio e tecnica applicata. Alla guida di queste strutture Ridolfi volle mettere persone altamente qualificate e dal glorioso passata sportivo come Giovanni Ferrari e Silvio Piola.

Non solo sport, il marchese Ridolfi fu un grande mecenate anche in ambito culturale. Fu infatti fondatore del Maggio Musicale Fiorentino e promotore della ristrutturazione della Biblioteca Nazionale di Firenze.

“Ho avuto la fortuna di conoscere il marchese Ridolfi quando ero un giovane medico – racconta il Presidente della Fondazione Museo del Calcio Dr. Fini - Ebbi la sfacciataggine di far notare al marchese Ridolfi che la Nazionale maggiore aveva un medico al seguito mentre non era così per quella Juniores. Mi offrii allora come medico volontario per la Nazionale Juniores e Ridolfi accettò. Da lì è iniziata la mia carriera all’interno della FIGC, nel 1960 mi occupai della selezione olimpica e poi dal 1962 medico della Nazionale maggiore maschile. Probabilmente per ragioni politiche il marchese Ridolfi non è mai stato omaggiato e riconosciuto come meritava ma è stato senza dubbio uno dei personaggi di rilievo della storia di Firenze del ventesimo secolo”.