Grazie Fino per averci donato la passione e l’amore per il calcio
In ricordo del fondatore del Museo del Calcio: caparbio, generoso e carismatico ideatore di un luogo diventato simbolo della cultura sportivamercoledì 16 settembre 2020
“Ricordatevi sempre una cosa, la più importante: il calcio è generosità”. Era una frase che il Dottor Fini ripeteva come un mantra a ragazzi e ragazze che accompagnava all’interno del Museo del Calcio. Attraverso le sue parole, la visita del museo diventava un viaggio unico e irripetibile nella storia degli Azzurri, attraverso aneddoti e racconti che solo ‘il Dottore’ conosceva. La sua missione era però un’altra: il Museo doveva essere un luogo di cultura dove poter insegnare, soprattutto ai più giovani, l’importanza dello sport e del calcio come strumento di crescita e di sviluppo per ogni individuo. Uno strumento per superare le barriere culturali; un veicolo per insegnare i valori fondamentali, nella vita e nello sport. Valori come la solidarietà, il sacrificio e l’altruismo.
Un museo ideato e arricchito da Fino Fini nel corso degli anni, con passione e sacrificio, con una meticolosa ricerca di cimeli e documenti della Nazionale, in ogni luogo possibile, grazie anche alle donazioni dei giocatori e delle famiglie dei calciatori. Perché il dono, come amava ricordare il Dottor Fini, è un gesto di generosità che non richiede niente in cambio. Un lavoro minuzioso, oltremodo prezioso, mosso soltanto dall’amore e dalla passione per il calcio, perché la storia e la memoria sono due elementi fondamentali per costruire il futuro e per ricordarci ogni giorno da dove proveniamo. Un insegnamento che il Dottor Fini trasmetteva agli Azzurri e alle Azzurre, ricordando loro che il calcio che vivono oggi è frutto del lavoro e del sacrificio di coloro che li hanno preceduti.
Ci perdonerai, Dottore, se in queste ultime righe che scriviamo ti diamo del ‘tu’, nonostante il rispetto per la tua figura così carismatica ci ‘imponesse’ sempre del ‘lei’. Grazie Dottore per averci trasmesso passione e amore, per lo sport e per la vita, e per averci insegnato a cullare e coltivare i nostri sogni. Ogni giorno.