È stato più di un’icona; un eroe che ha trascinato ed entusiasmato una Nazione intera in quell’ ‘estate italiana’ del 1990, quando il nostro Paese è tornato a ospitare i Mondiali di calcio, sognando un nuovo trionfo nello scintillio di tricolori sventolanti, in festa. Salvatore Schillaci è stato un eroe, quasi ‘per caso’ in quella Coppa del Mondo di cui divenne assoluto protagonista, trascinando gli Azzurri al terzo posto nella rassegna iridata e chiudendo la manifestazione da capocannoniere, con sei reti che lo proiettarono al secondo posto assoluto nella classifica del Pallone d’oro di quell’anno.

Schillaci, per tutti semplicemente ‘Totò, se n’è andato a 59 anni, lasciando impresse nella memoria di tutti gli italiani e di tutti gli appassionati le sue esultanze travolgenti, con quello sguardo che lasciava trasparire uno spirito libero e sognante, simbolo di un mese che più di ogni altro ha segnato un’epoca calcistica, fatta di gioia e di luci.

Per ricordare Totò Schillaci, al Museo del Calcio di Coverciano è stata esposta all’ingresso del percorso museale la sua maglia originale numero nove, con cui giocò nella ‘sua’ Palermo proprio all’indomani del Mondiale di Italia ’90, in un’amichevole disputata dagli Azzurri contro i Paesi Bassi e vinta 1-0. Quella è stata una delle sedici apparizioni di Totò in Nazionale, condite da sette reti complessive.