Scarpe da calcio “Pantofola d'oro” anni '80.

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Nella città di Ascoli Piceno nasce nel lontano 1886, l'antica bottega di calzolaio della famiglia Lazzarini. Dopo anni di duro lavoro, nel secondo dopoguerra, quando Emidio eredita l’attività dal padre, inizia la storia leggendaria ed imprevedibile di Pantofola d'Oro. Emidio Lazzarini è anche uno sportivo e pratica la disciplina della lotta libera. Le scarpe che indossa durante i combattimenti sono scomode e inadatte. Prende così la decisione, forte della tradizione e dell’esperienza di famiglia, di farsi da solo le scarpe per i combattimenti. In breve tempo, accade l’incredibile, le nuove scarpe dopo essere state provate ed ammirate, sono richieste dei suoi colleghi lottatori. In poco tempo il passa parola fa aumentare le richieste giorno dopo giorno. Lazzarini capisce che le scarpe da lue prodotte, possono interessare anche ad atleti di altri sport. Decide di contattare la squadra di calcio della sua città: l'Ascoli Calcio. I giocatori iniziano ad indossare i nuovi scarpini prodotti da Larrarini ed il successo è incredibile ed immediato. In breve tempo, questi scarpini vengono sempre più perfezionati e sono proposti ai calciatori che militano nelle altre formazioni del campionato di calcio italiano. il segreto è una soletta in morbida pelle di vitello che sostituisce il cuoio usato normalmente dalle altre case produttrici di scarpini da calcio . Il nome di Pantofola d’oro, nasce per caso. Durante un’intervista fatta nel 1959, il famosissimo attaccante John Charles, parlando dei suoi nuovi morbidissimi, ma funzionali scarpini da calcio, rispetto allo standard dell’epoca, dichiara :"Questa non è una scarpa, questa è una pantofola, una pantofola d'oro". Da quel giorno di fine anni cinquanta, tanti famosissimi calciatori inizieranno a calzare questi famosi scarpini. Qualche nome ? eccoli : i brasiliani Garrincha, Altafini eDirceu, gli italiani Bergomi, Mancini, Mazzola, Riva, Rivera e Zoff i miti olandesi Van Basten e Cruijff,, il tedesco Klinsmann lo storico portiere sovietico Lev Yashin (l’unico estremo difensore ad aver vinto un Pallone d’oro) e il Laziale Paolo Di Canio.