Zona Luce: terminato il progetto sociale FIGC-Scholas nel carcere minorile di Torino
Dopo Napoli e Roma, concluso un altro percorso formativo rivolto ai giovani detenutisabato 31 luglio 2021
Si è concluso ieri, venerdì 30 luglio, il percorso di Zona Luce, il progetto sociale sviluppato dal Settore Giovanile e Scolastico e dalla Fondazione Scholas, in collaborazione con l’Associazione EssereUmani, all’interno del carcere minorile torinese Ferrante Aporti.
L’iniziativa, partita l’11 giugno e articolata in dieci incontri, si colloca all'interno della macro area Rete Social Football della Federazione, si rivolge agli operatori di polizia penitenziaria e ai detenuti, con lo scopo di tutelare e rafforzare il valore educativo, morale e culturale del calcio attraverso un percorso per la formazione di istruttori sportivi, finalizzato a trasferire ai destinatari le necessarie competenze per poter proseguire un’attività nel mondo del calcio a fine pena.
Sono stati circa una ventina di ragazzi coinvolti nell’attività di carattere tecnico dallo staff del Coordinamento SGS Piemonte e Valle D’Aosta - il responsabile regionale Fabio Sacco, gli istruttori Marco Simondi, Federico Cossu, Marco Pizzato, Luca Piccarreta e Filippo Pichetta, la psicologa dello sport Nadin Della Bella, guidati dal Coordinatore Luciano Loparco - coadiuvato dai tecnici di Scholas, coordinati dal responsabile dell’area sportiva in Italia, Mario del Verme, che ha avviato con i beneficiari un percorso formativo, ma soprattutto educativo e valoriale.
Contestualmente all’attività sportiva, è stato previsto un monitoraggio in termini di impatto dell’intero progetto, sia all’interno delle strutture carcerarie che eventualmente presso le società sportive del territorio in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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