SGS Grassroots Awards: assegnati i riconoscimenti in una serata di festa per tutto il calcio di base italiano
Il presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci: "In queste occasioni emergono i veri valori dello sport". La cerimonia si è svolta al PalaTerme di Montecatinidomenica 18 giugno 2023
Si è celebrata ieri, sabato 17 giugno, al PalaTerme di Montecatini, una serata di festa per tutto il calcio giovanile italiano. Nello stesso giorno in cui ha preso il via, al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, il 'Grassroots Festival', grande evento di chiusura della stagione dell'attività calcistica di base, sono stati infatti assegnati i 'Grassroots Awards 2022/23', che hanno premiato i migliori progetti, le migliori iniziative, oltre ai club e ai singoli personaggi che si sono particolarmente distinti per la loro attività nell'ambito del calcio giovanile.
A introdurre la cerimonia di premiazione, il discorso del presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci: "Essere qui, tutti insieme, è una grande emozione - ha detto Tisci - e proprio in eventi come questi, che voi ragazzi ricorderete per tutta la vita, emergono i veri valori dello sport. Il messaggio è: bisogna vivere il calcio come fattore educativo e, al tempo stesso, come grande divertimento". "Siamo particolarmente contenti di assegnare i 'Grassroots Awards' - ha aggiunto il segretario generale SGS, Vito Di Gioia - per dare la misura del grande lavoro svolto in ogni regione d’Italia e anche perché gli 11 vincitori, a partire dal prossimo settembre, saranno in lizza per i premi internazionali dati dall'UEFA.
Ecco l'elenco completo e dettagliato degli 11 premi assegnati
1 - Miglior Grassroots club
Vince: USD GassinoSanRaffaele (Piemonte Valle d'Aosta)
Il club, sede di uno dei primi Centri Federali Territoriali italiani, è un punto di riferimento consolidato a livello locale, anche per il livello delle proprie strutture (sportive e non), che spesso sono messe a disposizione di eventi FIGC. Tra le diverse attività, ha implementato un progetto che prevede 5 borse di studio destinate agli atleti tesserati per il club nel corso della stagione sportiva 2022/23, nelle categorie U19 – U17- U16 – U15 – U14. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Lo Parco, a Pier Cesare Uras, direttore generale del club: "Provo tanta emozione a essere qui - ha dichiarato - perché vuol dire che è stato riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni".
2 - Miglior progetto su calcio e partecipazione
Vince: Felsina SSD ARL (Emilia Romagna)
La Felsina ha promosso un progetto per il calcio di base, denominato 'un 10 in campo', fondato sull'affermazione di valori importanti in campo e fuori, quali l'educazione, la condivisione e l'impegno scolastico. A tal proposito, ha istituito delle borse di studio annuali per i giovani atleti del club: in totale, le borse di studio assegnate fino a oggi sono 24. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale dell'Emilia Romagna, Massimiliano Rizzello, al presidente del club, Alberto Verni, che ha dichiarato: "Siamo una piccola società dilettantistica: i grandi interessi economici del calcio professionistico non ci riguardano. A noi interessa l’attività di base, rivolta soprattutto ai giovani: armati di sano realismo, lavoriamo giorno dopo giorno, con passione e ardore".
3 - Miglior progetto su calcio e disabilità
Vince: ASD Quartotempo Firenze - Tutti possono giocare (Toscana)
Il club ha creato una collaudata struttura per rendere più agevole la pratica sportiva alle persone disabili. Con l'ausilio della propria equipe multidisciplinare, è in prima linea nel calcio per chi ha problemi cognitivo-relazionali e nel cosiddetto calcio 'integrato', che vede giocare insieme atleti disabili e non, in un'ottica di inclusione e di diffusione di una cultura della diversità. A consegnare il premio, il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. A riceverlo, Iacopo Fossi, tra i fondatori di Quartotempo: "Siamo partiti 15 anni fa, con l'idea di capire quali fossero i bisogni della nostra comunità - ha dichiarato - e di organizzarsi di conseguenza. Il nostro non è un lavoro semplice e va affrontato con l'ausilio di professionalità adeguate. Ai nostri atleti noi vogliamo far capire che si può vincere ma anche perdere e che l'avversario è un compagno di gioco".
4 - Miglior progetto su calcio e sciale
Vince: SSD ARL - Miracoli Football Club - Calciosociale (Lazio)
Calciosociale nasce nel 2005 come società sportiva dilettantistica che opera in contesti giovanili difficili, proponendo un'attività educativa che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Nel 2009, grazie all’impegno di volontari, istituzioni, aziende e cittadini, nasce il 'Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi', prima sede di Calciosociale in Italia, un centro sportivo aperto a tutti nel quartiere di Corviale, periferia sud-ovest di Roma. Oggi le attività di Calciosociale sono presenti in altre 5 città italiane. Il premio, consegnato dalla coordinatrice regionale del Lazio, Diana Bellucci, è stato ricevuto da Natalia Pane, la presidente del club, che ha dichiarato: "Per prima cosa voglio dire grazie alla FIGC, che ci ha aiutato nei momenti di difficoltà. Noi facciamo una proposta di calcio legata al territorio, in una zona problematica di Roma. Ci muoviamo ad ampio raggio, tra sport e sociale, per crescere insieme".
5 - Miglior progetto di sviluppo calcio a cinque
Vince: ASD Monastir Kosmoto (Sardegna)
Si tratta dell’unica società sarda che partecipa al massimo campionato italiano di serie A. Svolge attività di calcio a 5 e calcio a 11, dall'attività di base alle prime squadre. Nelle categorie giovanili, l'obiettivo è la formazione, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi di acquisire un bagaglio più ampio possibile integrando le due discipline. Per questo motivo i gruppi U13, U15, U17, partecipano sia ai campionati di futsal sia a quelli di Calcio a 11. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Sardegna, Fabrizio D’Elia, a due tecnici del club, Giorgio Mascia e Andrea Barbarossa: "Ci piace l'idea di spaziare dal calcio a 5 al calcio a 11 - hanno dichiarato - e in particolare ci sta a cuore lo sviluppo del futsal, che è in grande crescita e, a nostro parere, avrà in futuro un successo sempre crescente".
6 - Miglior progetto di sviluppo calcio femminile
Vince: SSD ARL Women Lecce (Puglia)
Il club nasce nel 2000 e fin da subito si contraddistingue per la promozione e lo sviluppo del calcio femminile nei quartieri difficili della città. Dal 2016 nasce l’attuale Scuola Calcio, che oggi ha all’attivo più di 130 iscritte ed è attivissimo a livello giovanile. Dalla sua nascita ha avviato vari progetti con le scuole di ogni ordine e grado del territorio salentino. Ha ideato inoltre un concorso per l’assegnazione di borse di studio per meriti scolastici e sportivi e altri premi che permettono alle ragazze con meno possibilità economiche di frequentare gratuitamente la Scuola Calcio. Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Puglia, Antonio Quarto, a Vera Indino (tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile del club) e Serena D'Amico, capitano del Lecce Women: "Siamo onorate di essere qui - hanno dichiarato - e felici di aver dimostrato che anche al Sud d'Italia, si può fare calcio femminile con ottimi risultati".
7 - Miglior progetto di sviluppo calcio nella scuola
Vince: IIS Majorana Marro Moncalieri - Calcinsieme (Piemonte Valle d'Aosta)
Il progetto, sperimentato presso l’IIS Majorana Marro di Moncalieri, in provincia di Torino, per studenti e studentesse che presentano disabilità di tipo prevalentemente intellettivo, mira a favorire l’integrazione attiva dei ragazzi con difficoltà motorie e cognitive, attraverso l’uso della palla e la funzione di supporto ricevuta da parte dei compagni di classe. L'attività viene dunque svolta all'interno dell'organizzazione scolastica. A consegnare il premio, il coordinatore regionale del Piemonte, Luciano Lo Parco. A riceverlo, un'insegnante dell'istituto, Nives Scorrano, che ha dichiarato: "Siamo particolarmente fieri di aver dato un supporto agli alunni che hanno disabilità intellettive: essere qui mi dà una grande emozione, sono da sola, ma nella nostra scuola conta molto il gioco di squadra".
8 - Premio ‘Green Card’
Vince: Nicola Nardo - SSD Ponte San Nicolò (Veneto)
Nicola Nardo, portiere degli Allievi della Società Ponte San Nicolò (in provincia di Padova), durante una partita, accortosi che sugli spalti gli animi dei genitori si erano surriscaldati - tanto che qualcuno era passato al contatto fisico - ha preso in mano il pallone, si è avvicinato alla tribuna e si è rivolto a tutti i genitori invitandoli a guardare la partita e ad applaudire i ragazzi che volevano solo divertirsi giocando a calcio. Il coordinatore regionale del Veneto, Valter Bedin, ha premiato Nicola, che ha dichiarato: "Quando ho parlato alle persone che erano sugli spalti, ho detto loro: 'Basta, state zitti. Lasciateci giocare'. Sono convinto che nel calcio ci sia bisogno di un tifo 'positivo', che non crei ulteriori tensioni. Il calcio deve essere passione e divertimento, va vissuto con gioia".
9 - Premio ‘Empowerment femminile Danone’
Vince: Maria Iole Volpi (Lazio)
Maria Iole Volpi, centrocampista dell'Atletico San Lorenzo e allenatrice della Liberi Nantes femminile e responsabile attività di base della AS Roma, è stata protagonista nella finale internazionale della Danone Nations Cup del 2017. La squadra ha rappresentato l’Italia nelle finali di Parigi: era composta da sole calciatrici, che hanno disputato il torneo giocando contro squadre composte da calciatori. Con la sua leadership ha promosso e sensibilizzato l’apertura del torneo internazionale alle ragazze, cosa che si è verificata nella stagione successiva. Il premio è stato consegnato da Camilla Nascimben, rappresentante della Danone, a Maria Iole, che ha detto: "Quando giocavo ho avuto la fortuna di avere il supporto dei miei genitori, che da Rieti mi accompagnavano a Roma. Sono poi riuscita a diventare allenatrice e coordinatrice, ma - soprattutto - ho coronato il sogno che avevo da bambina: diventare una calciatrice. Alla stregua di ogni bambino che sogna di diventare un calciatore".
10 - Premio ‘Grassroots Leader’
Vince: Andrea Bonfiglio (Toscana)
Oltre alle riconosciute qualità di formatore e tecnico, Bonfiglio si è distinto in campo sociale, promuovendo azioni di lotta al razzismo e alle discriminazioni, come esempio positivo verso i minori e verso gli adulti. Nel corso della sua carriera, si è fatto promotore di una serie di iniziative legate al mondo dell’inclusione, del rispetto, dell’integrazione. Tra le tante, ricordiamo 'No Racism Lab – Laboratorio antirazzismo', 'Un calcio al bullismo', 'Social Board', 'Progetto Biblioteca sportiva'. Ha consegnato il premio il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. Bonfiglio ha dichiarato: "Bisogna partire da questo presupposto: non tutti i ragazzi che giocano a calcio diventeranno poi dei professionisti. Ma, giocando, sono tutti inseriti nella società civile. Le nostre iniziative a sfondo sociale vogliono dare degli input positivi a livello educativo".
11 - Miglior club professionistico impegnato nell’attività Grassroots
Vince: US Ancona SRL (Marche)
L’US Ancona rinasce nell’estate del 2021. Mantenendo la propria identità di società attenta ai valori del calcio di base, ha sviluppato il settore giovanile dalla Primavera all’Under 6. Diverse le iniziative di solidarietà e beneficenza: dalla presenza dei tecnici del settore giovanile a sostegno degli alluvionati della Valle del Misa, alla giornata contro il bullismo, alla giornata contro la violenza sulle donne, al sostegno a favore della Lega del Filo d’oro. Da segnalare anche la partecipazione al torneo 'Integration League', progetto riservato a rifugiati integrati in Italia. Il coordinatore regionale delle Marche, Floriano Marziali, ha consegnato il premio ad Alberto Virgili, direttore tecnico del settore giovanile dell'Ancona, che ha dichiarato: "Grazie alla FIGC e a tutte le persone appartenenti al nostro club che sono venute con noi a Montecatini. Sono loro i primi artefici di tutte le nostre iniziative".