Leonardo Pavese, da Roma a Terni per inseguire un sogno: "La mia doppietta alla Fiorentina fece commuovere papà"
L'attaccante classe 2009, in forza alla Ternana, ha realizzato 12 reti in 13 partite nel Girone C del campionato nazionale Under 15 Serie A e B contribuendo all'attuale 5° posto in classifica dei rossoverdigiovedì 1 febbraio 2024
"Continuare a segnare". Magari tanto quanto il suo idolo: Håland. Questo, senza tanti fronzoli o giri di parole, l'obiettivo dichiarato dell'attaccante, classe 2009, Leonardo Pavese, autore di 12 reti in 13 partite (1017 minuti giocati) con la maglia della Ternana Under 15, attualmente al 5° posto in classifica nel Girone C a pari punti (21) con la Lazio.
"Voglio essere d'aiuto ai miei compagni - sottolinea il giovane centravanti rossoverde -: da soli non si possono raggiungere certi obiettivi. Se sono riuscito a segnare 12 gol è merito del Mister (Marco Di Loreto, ndr) e del lavoro della squadra: vogliamo raggiungere i play off". Una determinazione, ma soprattutto una passione per il calcio, trasmessagli dalla sua famiglia, in particolar modo da papà Paolo: "È il mio primo tifoso - ci tiene a dire Pavese -. A inizio stagione, quando ancora non mi ero ambientato, è venuto a vedermi in casa contro la Fiorentina (Ternana-Fiorentina 2-2, 22 ottobre). In quella partita, ho realizzato una doppietta e lui, per l'emozione, si è commosso. Quell'episodio mi ha reso felice perché so perfettamente quanti sacrifici fa per me e quanto gli pesi non avermi con lui a casa".
Nato il 27 aprile 2009 a Roma, tira i primi calci al pallone all'età di 5 anni nel Millesimo, società dilettantistica laziale, prima di indossare le maglie della Petriana prima (dal 2020 al 2022) e dell'Astrea poi (2022/2023). In biancoblù, grazie alle sue buone prestazioni, attira su di sé le attenzioni della Ternana che, nell'estate 2023, decide di tesserarlo: "Sono stato accolto benissimo - ricorda -. Questa è la mia prima esperienza lontano da casa e, quando ho avuto dei momenti difficili, sia il Mister che i compagni non hanno mancato di farmi sentire il loro supporto: questa società, dal convitto al campo, passando per la routine giornaliera, non mi ha mai fatto sentire la nostalgia di casa".