Calcio, sorrisi, inclusione. Difficilmente i protagonisti del torneo dedicato a rifugiati e richiedenti asilo dimenticheranno il weekend vissuto a Tirrenia. Alla manifestazione, che si è svolta all'interno del Centro di Preparazione Olimpica, hanno partecipato Refugee Team provenienti da Slovenia, Ucraina e Italia, ma anche una rappresentativa della Toscana partecipante al progetto RETE (che quest'anno ha registrato un record di 2.800 partecipanti), composta da beneficiari del Progetto SAI MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) di Pistoia e di Capannori, integrata da una componente di giovani calciatrici della Società Sportiva Worange Pistoia.

Tre giorni caratterizzati non soltanto dall'evento sportivo - che, in linea con gli obiettivi della manifestazione, non ha avuto vincitori - ma anche da una serie di attività ludiche, ricreative e formative. Nel corso del weekend di Tirrenia, infatti, i ragazzi partecipanti sono stati coinvolti in attività di formazione e socializzazione, guidati dallo staff dell'area psicologica nazionale del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC: un laboratorio in cui tutti i giovani sono stati protagonisti di attività educative volte alla condivisione delle proprie esperienze in un ambiente accogliente e protetto. Modalità didattiche che hanno favorito il coinvolgimento attivo, la creatività per superare le barriere linguistiche, il divertimento e la consapevolezza delle proprie risorse.

Tra le attività proposte dal Settore Giovanile e Scolastico, anche una visita alla città di Pisa, dove molti rifugiati e richiedenti asilo hanno potuto osservare da vicino la celebre Torre, e la visione delle finali dell'International Beach Soccer vinto dall'Italia in finale sulla Svizzera. Per il Refugee Team Italia, il prossimo appuntamento è fissato per il mese di ottobre con la partecipazione alla UEFA Unity Euro Cup in programma a Nyon.