Docente di educazione fisica, collaboratore del coordinamento regionale SGS Toscana, istruttore dell’Evolution Programme presso il Centro Federale Territoriale di Pisa-San Giuliano Terme, Gianmarco Genovali è anche un campione del beach soccer. Con la Nazionale, nell’ultima stagione, si è laureato campione d’Europa e vicecampione del Mondo. “A calcio gioco da sempre, col beach ho iniziato nel 2013 – racconta -. Essere sia atleta che allenatore mi fornisce un grande vantaggio, perché il duplice ruolo mi consente di immedesimarmi più facilmente nei ragazzi, riuscendo a comprenderli più facilmente”.

E con la sua esperienza Genovali non solo può comprenderli, ma anche consigliarli e accompagnarli nel processo di crescita di questi giovani atleti: “Dico sempre loro di non abbattersi nei momenti difficili, ma di continuare a lavorare sui propri punti di forza. Personalmente, anche in quei momenti in cui non mi sono sentito valorizzato dalle scelte tecniche, non ho mai smesso di credere nelle mie capacità. L’unico modo per crescere è non mollare mai e continuare ad allenarsi bene”. E come ribadito in occasione della visita fatta dallo stesso Genovali alle ragazze del Calcio+15 “sono fondamentali i compagni di squadra, coloro che ti capiscono sia nelle gioie che nei momenti più complicati. Essere la miglior compagna o il miglior compagno di squadra per le altre e gli altri è quanto di meglio possiamo fare per tutto il gruppo”. Anche il controllo delle emozioni è un aspetto determinante: “Avere sempre piena consapevolezza dei propri mezzi e saper gestire l’ansia da prestazione, che bisogna essere bravi a trasformare in energia positiva: l’impegno e il sorriso aiutano a migliorare la propria performance. Non dimentichiamo inoltre 3 elementi fondamentali per la prestazione stessa: nutrizione, prevenzione e riposo, che ci permettono di evitare infortuni e di stare bene fisicamente. Per concludere: confrontatevi! Il confronto è un elemento imprescindibile per poter crescere e migliorarsi”.

Tutti elementi pilastri della metodologia legata all’Evolution Programme: “Come allenatore bisogna invece avere un’ottima capacità di organizzazione dell’allenamento che, come diretta conseguenza, dà la possibilità di garantire un elevato tempo di impegno motorio ad atleti e atlete. Per quanto riguarda il rapporto con i giovani calciatori e le giovani calciatrici, infine, questo aumenta e migliora soprattutto se si riesce a creare un clima e un ambiente sereno dove i ragazzi e le ragazze abbiano la possibilità di esprimersi al meglio e di essere i protagonisti del gioco”.