Troppo Toro per la Juve: nei derby può succedere di tutto, ma i granata hanno confermato anche sul campo della Juventus tutte le qualità che li hanno portati al vertice della classifica.

Eppure la Juventus è andata in vantaggio dopo un minuto di gioco, con una deviazione di Vacca su azione d’angolo. La partita si ribalta in due minuti: al 17’ arriva il pareggio, frutto di uno splendido contropiede aperto e chiuso da Jarre con un tocco di precisione, propiziato dalla cavalcata incontenibile e dall’assist di Ciammaglichella. Stessi protagonisti al 19’: doppio passo e sinistro del numero 11 che sbatte sul palo, sulla ribattuta il numero 8 anticipa il portiere e si prende il rigore. Dal dischetto è impeccabile capitan Serra per il 2-1 del Toro, risultato con cui - dopo una decina di minuti a ritmi più bassi - le squadre vanno negli spogliatoi.

La ripresa parte in modo più equilibrato, il primo squillo bianconero arriva al 7’, quando Cappai incorna perfettamente un cross dalla bandierina, ma Lando vola e si oppone. La risposta granata arriva sul solito asse: corsa palla al piede e assist di Jarre, tiro sporco di Ciammaglichella deviato in angolo da Fuscaldo. Dopo le fiammate iniziali il caldo si fa sentire nelle gambe dei giocatori che rallentano il ritmo, così anche la pressione della Juve si fa più timida. E allora ne approfitta il Toro, che al 25’ chiude la partita con il neo entrato Patruno, lesto a ribadire in rete dopo un palo colpito da Broccanello.

JUVENTUS-TORINO 1-3
RETI: pt 2’ Vacca (J), pt 18’ Jarre (T), pt 19’ rig. Serra (T), st 27’ Patruno (T).
JUVENTUS: Fuscaldo, Orlando, Marino (st 15’ Ghibaudo), Panic, Cappai, Domanico, Turco (st 15’ Rossi), Morleo, Vacca, Anghelè, Firman (st 15’ La Malfa). A disp. Cavalleri, Coppola, Savio, Owusu, Aurino, Florea. All. Grabbi. 
TORINO: Lando, Gallea, Manissero, Colletta, Serra, Omorogbe, Broccanello, Ciammaglichella (st 33’ Prete), Ceica (st 19’ Patruno), Ferreri (st 9’ D’Abramo), Jarre. A disp. Pietroluongo, Moretto, Albertario, Di Federico, La Vecchia, Tahiri. All. Menghini