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UEFA Women's Champions League, a Torino vince il Lione: Barcellona battuto 3-1, ottavo trionfo per le francesi

In uno Juventus Stadium straordinario, la squadra di Sonia Bompastor è tornata ad alzare il trofeo a distanza di due anni dall'ultimo successo. Contro le campionesse d'Europa in carica, decisivi i gol nel primo tempo di Henry, Hegerberg e Macario. Inutile la rete di Alexia

sabato 21 maggio 2022

UEFA Women's Champions League, a Torino vince il Lione: Barcellona battuto 3-1, ottavo trionfo per le francesi

Per l'ottava volta nella sua storia, il Lione è sul tetto d'Europa. Allo Juventus Stadium, la squadra francese ha battuto 3-1 il Barcellona campione in carica dopo il trionfo del 2021. Una serata storica per il calcio femminile italiano, con Torino che ha dato una straordinaria risposta di pubblico ed entusiasmo.

L'avvio è stato tutto della squadra di Sonia Bompastor, che dopo sei minuti si è portata in vantaggio con un gol stupendo dalla distanza di Amandine Henry. Dopo l'infortunio al ginocchio sinistro di Carpenter, sostituita da Buchanan, al 23' è arrivato il raddoppio del Lione con un colpo di testa di Ada Hegerberg, che di testa ha segnato la sua rete numero 59 nella storia della Women's Champions League su cross di Bacha. La norvegese, al 33', ha servito a Macario anche la palla del 3-0, con il Barcellona - seguito a Torino da 15mila tifosi - alle corde. Nel finale di primo tempo, il pallone d'oro Alexia Putellas ha raccolto il cross da destra di Graham Hansen e ha superato Endler per la rete del 3-1 che ha ridato speranza alle blaugrana. 

Nella ripresa, l'allenatore del Barcellona Giraldez ha sostituito Jenni Hermoso con Oshoala: le spagnole hanno colpito una traversa clamorosa con Patri da metà campo, poi altri due cambi, con Crnogorcevic e Martens al posto di Marta Torrejon e Mariona. Proprio Crnogorcevic ha avuto la possibilità di riportare sotto nel punteggio il Barcellona, ma la svizzera ha fallito l'occasione per infiammare il finale di partita. E così Wendie Renard, leggenda del Lione - premiato dal presidente federale Gravina, da quello della Uefa Ceferin dopo che gli ambasciatori Ilaria Mauro e Claudio Marchisio avevano portato la coppa sul palco - ha potuto alzare ancora una volta il trofeo. Per lei, come per il portiere Bouhaddi, è l'ottava Champions League di una straordinaria carriera.