La Serie A Femminile sostiene #ioleggoperché. Cappelletti: "La lettura è parte della nostra rivoluzione culturale"
In occasione della decima giornata di Serie A, in programma nel weekend tra sabato 16 e domenica 17 novembre, la Divisione promuoverà le attività di #ioleggoperché, l'iniziativa di sensibilizzazione alla lettura per favorire la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastichemercoledì 13 novembre 2024
La Divisione Serie A Femminile Professionistica sostiene la nona edizione di #ioleggoperché, l’iniziativa sociale di promozione alla lettura organizzata dall’Associazione Italiana Editori per favorire la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che in otto anni grazie al progetto si sono arricchite di oltre 3 milioni di libri nuovi. In occasione della decima giornata di Serie A, in programma nel weekend tra sabato 16 e domenica 17 novembre la Divisione promuoverà le attività di #ioleggoperché, rivolte alle scuole dei quattro ordinamenti: infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.
Sui cinque campi di Serie A Femminile, le due capitane e l’arbitro entreranno accompagnati da un bambino o da una bambina, con un libro in mano. Prima della partita, le calciatrici e l’arbitro doneranno il libro al bambino/a che li accompagna. Per il derby tra Roma e Lazio, in programma domenica 17 allo stadio ‘Tre Fontane’ con diretta su Rai 2, saranno invece 23 i giovani ad accompagnare le calciatrici in campo e l’arbitro e che, dopo l’allineamento, riceveranno il libro dalle mani delle giocatrici.
“La rivoluzione che stiamo portando avanti ogni giorno è culturale, prima ancora che tecnica e sportiva – dichiara la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica, Federica Cappelletti -. E tra i principali strumenti di arricchimento culturale c’è la lettura. Leggere apre la mente, trasmette conoscenza, educa. Il fatto che i libri, prima delle partite, passino dalle mani delle nostre calciatrici a bambine che in un futuro magari sognano di diventarlo è metafora di un invito a crescere, ad arricchirsi, ma anche a fermarsi a riflettere in un mondo che corre veloce”.