Dalla foto con Girelli al Mondiale 2019 alla Serie B con il Chievo. Marta Filippo e "un sogno da inseguire sempre, anche lontana da casa"
Sarda, vent'anni, idee chiare e anche un calzettone regalato dal suo idolo Cristiana: "Le chiederei scusa perché per darmelo si è congelata un piede. Chiesi a mia madre di portarmi in Francia a vedere la Nazionale, che bello esordire davanti alla mia famiglia". Domenica la 10a giornata: tutte le gare su Vivo Azzurro TVvenerdì 15 novembre 2024
E chi se le scorda le Ragazze Mondiali? C'è stato un evento che, nell'immaginario collettivo, ha segnato più di altri la storia del calcio femminile in Italia e il passaggio in una nuova dimensione, e quell'evento è il Mondiale del 2019. Quell'estate, da Oristano, la non ancora 15enne Marta Filippo si fece portare da mamma Simona fino a Montpellier, dove la Nazionale affrontava la Cina. Marta vide per la prima volta il suo idolo, Cristiana Girelli: le chiese una foto e un autografo sulla maglietta, ma non sarebbe stata l'ultima volta. Marta giocava nell'Atletico Oristano, ma sarebbe partita per 'il continente', come chiamano i sardi il resto dell'Italia. Da due anni è a Verona e, dopo essere stata aggregata alla Primavera dell'H&D Chievo Women, da quest'anno è in pianta stabile in prima squadra. Un Chievo che, tra l'altro domenica scorsa ha segnato i primi gol del campionato al Parma, andandosi a prendere anche i tre punti.
E la stessa mamma Simona, che l'aveva assecondata per andare fino a Montpellier a vedere la Nazionale femminile, casualmente era sulle tribune nel giorno della prima giornata di questo campionato, quella dell'esordio di Marta in Serie B. "Ovviamente la mia famiglia vive lontana e mi manca, ma averla lì nel giorno del debutto l'ho visto come un segno del destino - racconta Filippo nella nuova puntata di FACES, il format di FIGC Femminile che racconta le storie delle protagoniste dei campionati -. Ho sempre voluto giocare a calcio, e i miei genitori mi hanno supportata nell'inseguire il sogno".
Un sogno iniziato a Palmas Arborea, un paesino di poco più di mille anime in provincia di Oristano, da cui Marta partì per la prima volta a 14 anni. Direzione La Maddalena, paradiso terrestre, dove gioca il Caprera: "Dopo aver iniziato a giocare con i maschi, quella è stata la prima esperienza con una squadra femminile, che mi è servita tantissimo. Ho dovuto cambiare scuola (ne cambierà quattro in cinque anni, ndr), abituarmi a fare le cose da sola". Poi il ritorno a casa, tre anni all'Atletico Oristano, fino alla svolta, dovuta alla voglia di fare sempre un passo verso l'alto: "Sentivo il bisogno di partire ancora per rimanere a un certo livello e giocare campionati nazionali. Così, tramite contatti, si è presentata l'occasione di andare al Chievo. Era l'estate del 2022". E Marta, nata il 30 agosto, stava per compiere 18 anni: "Avevo già organizzato la festa. Ho detto: 'Fatemi spegnere le candeline e arrivo'. A metà settembre, quando le squadre di solito sono già fatte, sono riuscita comunque a entrare nella rosa". Filippo, difensore esterno, ci ha messo poco per farsi volere bene dalle compagne, che le hanno persino regalato una fascia di capitano con raffigurati i Quattro Mori, uno dei simboli dell'Isola da cui Marta proviene.
Non l'unico: ce ne sono anche di gastronomici. "Sono attaccatissima alla Sardegna e alla mia famiglia - ammette -. I miei nonni non si perdono una partita: mio nonno l'ha vista sullo smartphone anche quando era ricoverato in ospedale. Ogni mese arriva un pacco enorme con roba da mangiare. Pane carasau, i dolcetti della nonna, ma io sono ferrea nell'alimentazione". Oltre agli allenamenti e alle partite con l'H&D Chievo Women (che domenica alle 13 affronta la Freedom) e allo studio in scienze motorie in modalità telematica, Marta lavora part time in un fast food: "Potrei mangiare lì ogni giorno, ma non lo faccio. Tengo tantissimo alla forma fisica, e penso che il mio punto di forza sia la testa. C'è chi nasce con il talento e chi arriva agli obiettivi con l'applicazione e con la testa. Posso non essere un fenomeno, ma con l'impegno e il lavoro voglio riuscire a crearmi un'occasione. Spero di giocare in Serie B anche l'anno prossimo perché sono realista. Poi chissà...".
Chissà, un giorno Marta potrebbe trovarsi a sfidare il suo idolo. Rieccola, Cristiana Girelli, nel racconto di Filippo. Dopo l'incontro del 2019, eccone un altro nel gennaio del 2023: la Juventus gioca a Verona una partita di Coppa Italia, Girelli segna due gol, Marta è in tribuna e, alla fine, le chiede un calzettone, che Cristiana ovviamente le regala. "Le chiederei scusa perché le ho fatto congelare un piede, ma noi sardi vediamo persone cresciute al Nord Italia come irraggiungibili. Invece Cristiana ce l'avevo proprio lì...". In quelle Ragazze Mondiali c'era anche Alia Guagni, che Marta ha ritrovato ancor più da vicino: sullo stesso campo, e senza un cancello di mezzo. "Abbiamo fatto un allenamento congiunto con il Como Women: una giornata che mi ha fatto capire quanta strada ho fatto, ma anche quanta ce n'è ancora da fare".
LE ALTRE PARTITE Il campionato di Serie B Femminile, con la decima giornata, arriva a un terzo del suo cammino. La Ternana, rimasta l'unica a punteggio pieno dopo la sconfitta del Parma proprio contro il Chievo, ospita l'Arezzo, mentre le gialloblù ricevono la San Marino Academy. Bologna e Genoa in trasferta contro Lumezzane e Res Women in una domenica completata da Brescia-Orobica, Cesena-Hellas Verona e Pavia Academy-Vis Mediterranea. Tutte le partite del campionato di Serie B Femminile saranno trasmesse in diretta su Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT della FIGC. Chievo-Freedom, invece, sarà protagonista de 'Il CaroBello', la fotogallery online sui canali social di FIGC Femminile e su figc.it di una partita per ogni domenica di campionato.