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A Roma l'incontro tra la Divisione Serie B e i club, con la partecipazione del presidente Gravina. Presentato alle società uno studio sullo stato del movimento

L'indagine, avviata dalla Serie A Femminile ed estesa anche alla Serie B, è stata caratterizzata da sei piani di lavoro: sportivo, fan base, economico-finanziario, commerciale, governance e sociale

lunedì 31 marzo 2025

A Roma l'incontro tra la Divisione Serie B e i club, con la partecipazione del presidente Gravina. Presentato alle società uno studio sullo stato del movimento

Una giornata di confronto tra la Divisione Serie B Femminile e i club del campionato di Serie B, con la partecipazione del presidente della FIGC Gabriele Gravina. Numerosi gli argomenti oggetto di discussione: l'incontro che si è svolto nella sala Paolo Rossi della FIGC è stato anche l'occasione per presentare ai club uno studio - avviato dalla Serie A Femminile ed esteso alla Serie B - caratterizzato da sei piani di indagine: sportivo, fan base, economico-finanziario, commerciale, governance e sociale, che ha permesso di definire le prossime sfide del calcio femminile in Italia - legate, nel merito, ai campionati di Serie A e Serie B - e la caratterizzazione della fan base italiana e il relativo percepito.

I NUMERI Lo studio relativo alla Serie B evidenzia come nella stagione 2023-24, quella presa in esame, siano state 1.617 le calciatrici tesserate per i settori giovanili dei club di B, e di come il numero degli spettatori tra la stagione 2021-22 e la stagione 2023-24 sia cresciuto del 45%. Se le sponsorizzazioni costituiscono l’83% del totale dei ricavi «diretti» dei club nell’ultima stagione, nel corso delle ultime tre stagioni gli FTE dei club (full-time equivalent, una misura che consente di quantificare il numero di ore effettivamente lavorate da un dipendente o da un'organizzazione) sono cresciuti del 144%, concentrando la componente femminile principalmente sull’area sportiva; undici club su 16 sono stati inoltre coinvolti nello sviluppo di iniziative sociali al fine di veicolare messaggi positivi e promuovere il calcio femminile come strumento di inclusione, empowerment e cambiamento sociale.

"La Serie B non era mai stata oggetto di un’indagine così articolata e completa - ha sottolineato la presidente della Divisione Serie B Femminile, Laura Tinari -. Ne sono usciti dati interessanti sul suo valore all’interno del movimento del calcio femminile italiano e sul valore complessivo del nostro movimento. Mi piace evidenziare come la maggior parte dei club veicolino attraverso l’immagine delle calciatrici messaggi socialmente importanti e siano attivamente coinvolti nello sviluppo di iniziative che promuovano il movimento del calcio femminile come potente strumento di inclusione, empowerment e cambiamento sociale. Siamo una categoria “dilettantistica” per la quale la responsabilità sociale è fondamentale. Identificandosi con tali valori positivi gli sponsor decidono di investire sul nostro segmento, traendone un importante valore aggiunto".