Attualità

Una startup innovativa per migliorare l’allenamento degli Azzurri

martedì 25 febbraio 2014

Una startup innovativa per migliorare l’allenamento degli Azzurri

Una startup in grado di rivoluzionare l’allenamento in ambito sportivo e che potrà essere uno strumento in più anche per la Nazionale di Cesare Prandelli in vista del Mondiale brasiliano. La Federcalcio insieme a PoliHub, l’incubatore del Politecnico gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, ha creduto in un’idea di tre giovani ingegneri aerospaziali, Tommaso Finadri, Ernst Vittorio Haendler e Lucio Pinzoni e ha deciso di scommettere su una startup capace di rivoluzionare l’allenamento in ambito sportivo partendo dall’interpretazione scientifica dei dati. “Beast Technologies”, (www.thisisbeast.com) questo il nome della startup, funziona tramite un sensore che raccoglie i dati dell’allenamento e li invia in tempo reale a tablet e smartphone via bluetooth.
Forza, velocità ed esplosività vengono raccolti dai sensori (del peso di 30 grammi circa) ad alta precisione per ogni movimento effettuato, consentendo all’allenatore di monitorare la condizione dei calciatori e di verificare i progressi della squadra. Il sensore, che può essere applicato ai pesi, ai macchinari o all’atleta stesso, si concentra sulle vibrazioni delle fasce muscolari e sulla stabilità dei movimenti, permettendo di monitorare lo stato di affaticamento del corpo prevenendo così eventuali infortuni.
“Siamo particolarmente lieti – dichiara il vicepresidente della FIGC Demetrio Albertini - di aver rafforzato la nostra sinergia con il mondo dell’università attraverso questa collaborazione con il Politecnico di Milano, e aver fornito il nostro contributo di esperienze per l’implementazione di uno strumento innovativo realizzato da giovani ingegneri aerospaziali italiani, che riteniamo sarà molto utile nella fase di preparazione che la Nazionale italiana di calcio sosterrà in vista della prossima Coppa del Mondo FIFA. L’approccio scientifico a questo progetto, le sinergie intercorse tra il nostro staff tecnico e gli ingegneri di Beast Technologies, uniti dalla volontà comune di operare per perfezionare e rispondere in pieno alle esigenze di preparazione fisico-atletica nell’alto livello, riteniamo possa apportare dei benefici significativi anche in relazione alle difficili condizioni ambientali cui saranno sottoposti i nostri calciatori in Brasile”.          
“Beast Technologies – sottolinea Stefano Mainetti, consigliere delegato di PoliHub – è frutto dell’esperienza di PoliHub nel selezionare idee ad alto potenziale e trasformarle in iniziative di successo. L’annuncio dell’accordo con la Figc è una prova concreta della nostra capacità di fare emergere la nuova imprenditoria tecnologica italiana”.