Attualità

Una giornata dedicata ai 100 anni della Nazionale e al primo capitano Calì

venerdì 15 maggio 2009

Una giornata dedicata ai 100 anni della Nazionale e al primo capitano Calì

Cento anni e quattro Coppe del Mondo. L’ultima, quella vinta dagli Azzurri a Berlino, è arrivata oggi a Riposto per inaugurare i festeggiamenti per la Nazionale Italiana che debuttò il 15 maggio 1910 affrontando la Francia nella storica partita che terminò 6-2 per gli Azzurri. La scelta di Riposto è stata dettata dalle origini del primo capitano della Nazionale, Francesco Calì, detto Franz; la manifestazione si è parte infatti con un convegno intitolato all’ex azzurro “La Nazionale nel ricordo di Franz Calì: 100 anni di gloria azzurra”. Ad inaugurare i festeggiamenti è stato il sindaco Carmelo Spitaleri, affiancato dal presidente della Figc Giancarlo Abete che, per l’occasione, ha portato la maglia azzurra con la fascia di capitano, il numero 3 sulle spalle e il cognome del glorioso azzurro. All’evento hanno partecipato anche il presidente regionale della Figc, Sandro Morgana, l’ex giocatore e allenatore, Dandolo Flumini, il catanese Pietro Anastasi, giocatore storico della Juventus e dell’Inter e campione europeo con la Nazionale nel 1968, l’assessore della Provincia Regionale di Catania alle Politiche Giovanili, Pippo Pagano, il deputato regionale, Dino Fiorenza, in rappresentanza del Governo regionale, Gaetano Rizzo, vicepresidente dell’Ussi regionale e il giornalista, Gaetano Sconzo. 
In sala le principali autorità militari del territorio. Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha confermato l’importanza e la suggestione vissuta a Riposto nell’inaugurare il ciclo di festeggiamenti per i cento anni della Nazionale: “Viviamo la dimensione calcistica odierna, però la manifestazione di Riposto ci fa riacquistare la memoria e l’orgoglio di una storia scritta dai pionieri dello sport, quindi anche e soprattutto da un personaggio poliedrico come Franz Calì che – incarnando alla perfezione il momento storico dell’Italia di allora - è dovuto emigrare, ha indossato la maglia dell’Italia, ha giocato in Svizzera, è tornato in Italia passando per le due sponde genovesi. Un personaggio completo ”. 
Il sindaco Spitaleri ha mostrato orgoglioso la Coppa vinta dagli Azzurri a Berlino: “Il trofeo – ha detto il primo cittadino – è simbolo di sacrifici che lo sport impone. Mi auguro che l’evento trasmetta ai più giovani i veri valori dello sport, che è impegno ma non preclude la possibilità di seguire parallelamente lo studio. Queste due strade devono essere percorse contemporaneamente, con grande volontà e nel rispetto dei valori più genuini”. Durante la conferenza sono arrivati i messaggi del presidente della Regione, Raffaele Lombardo e di Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico. L’evento si è chiuso con il messaggio della Presidenza della Repubblica che ha insignito la manifestazione della medaglia d’oro alla “Coppa Caduto nel Mare dell’immigrazione”.

Foto di: Davide Sturiale