Trasparenza

Pubblicato il Rapporto di Attività 2018: investimenti e modelli d’indirizzo della nuova governance federale

L’esercizio del 2018 si è chiuso con un risultato positivo pari a 1,8 milioni di euro. Rinnovamento, modernizzazione e condivisione le parole d’ordine del presidente Gravina

giovedì 5 settembre 2019

Pubblicato il Rapporto di Attività 2018: investimenti e modelli d’indirizzo della nuova governance federale

La FIGC ha pubblicato sul proprio sito internet il Rapporto di Attività 2018, processo di reporting annuale nato nel 2015. Il Rapporto, sviluppato attraverso la redazione di specifici Management Report da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione, si inserisce in un programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di buona governance, con particolare focus sulla trasparenza delle attività federali verso tutti gli stakeholder e sulla costruzione di un dialogo interno costante tra aree e funzioni.

Le aree federali trasmettono trimestralmente un rapporto di sintesi delle attività svolte riepilogate in questo documento finale, che costituisce uno strumento di verifica, monitoraggio e allineamento dei risultati gestionali e amministrativi rispetto agli indirizzi politici dettati dagli organi federali e alle strategie aziendali.

Sul tema della visibilità operativa, la FIGC rende disponibili, oltre al Rapporto di Attività, tutti i principali documenti di riferimento del proprio sistema attraverso altre pubblicazioni redatte, anche in lingua inglese, e inserite sul proprio sito internet nella apposita sezione ‘Federazione Trasparente’: il Bilancio Sociale e quello Integrato, il budget federale e il bilancio di esercizio, insieme al ReportCalcio e al Conto Economico del Calcio Italiano.

Il 2018 e stato un anno contraddistinto da diversi e profondi cambi di governance in seno alla FIGC e alla Lega di Serie A, entrambe commissariate per lungo tempo. Con le dimissioni del presidente Carlo Tavecchio (e la conseguente decadenza dell’intero Consiglio federale), seguite nel mese di novembre 2017 alla mancata qualificazione della Nazionale allenata da Gian Piero Ventura ai Campionati Mondiali di Russia, si è aperta una crisi di rappresentanza conclamatasi nella mancata elezione del presidente della FIGC nell’Assemblea del 29 gennaio 2018.

Nel periodo di commissariamento che ne e conseguito, la Federazione ha concentrato la sua attività nel consolidamento strutturale, seguendo il modello di gestione che ha come punti di riferimento i 5 capitali: economico, produttivo e naturale, umano, intellettuale e organizzativo, sociale e relazionale.

Sotto il profilo economico, l’esercizio del 2018 si e chiuso con risultato positivo pari a 1,8 milioni di euro, mentre il valore della produzione si e assestato a 160,4 milioni. Per quanto attiene al capitale produttivo e naturale ci si e concentrati sull’ammodernamento dei 3 principali asset federali quali il Centro Tecnico di Coverciano, le sedi amministrative e l’impiantistica sportiva. Il capitale umano ha assunto un’importanza strategica ancora maggiore, tenuto conto del complesso processo di gestione che coinvolge circa 500 lavoratori (tra dipendenti e collaboratori), mentre per quel che concerne il capitale intellettuale e organizzativo si e proceduto con processi di sviluppo che hanno interessato la gestione interna, l’innovazione tecnologica e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Grande attenzione è stata riservata, infine, al capitale sociale e relazionale, asset valoriale intangibile rappresentato dall’insieme di relazioni e collaborazioni nel campo della responsabilità sociale, soprattutto per la valorizzazione della diversità e la lotta alla discriminazione nel mondo del calcio. Con la celebrazione dell’Assemblea Straordinaria Elettiva del 22 ottobre 2018, nella quale è stato eletto presidente Gabriele Gravina con una percentuale altissima di consenso pari al 97,2%, sono state ristabilite la rappresentanza politica e le funzionalità di tutte le cariche elettive della FIGC.

Il modello d’indirizzo della nuova governance federale è dettato, interessando più dimensioni (economica, sociale, valoriale e sportiva), dal voler ridare credibilità al sistema calcio, riempiendo di contenuto il concetto di sostenibilità.

Rinnovamento, modernizzazione e condivisione sono le parole d’ordine del presidente Gravina, che ha impresso da subito una decisiva accelerazione per l’attuazione dei punti contenuti nella piattaforma programmatica, istituendo 6 tavoli di riforma con oggetto: lo statuto federale, le licenze nazionali e il sistema dei controlli, la giustizia sportiva con la promanazione del nuovo codice, il Club Italia, l’area business e marketing, oltre all’indirizzo strategico della Federazione nel settore dell’impiantistica sportiva. Queste priorità sono state discusse e approfondite grazie al contributo di personalità indicate dalle componenti federali e di professionisti estranei al mondo del calcio, con l’obiettivo di offrire al Consiglio federale indicazioni il più possibile rispondenti alle attese necessità di modernizzazione del sistema.

È stata intrapresa una decisa azione di contrasto alla violenza fisica e verbale sia verso i direttori di gara, con l’individuazione di norme ancora più affliggenti, sia in caso di cori discriminatori e razzisti negli stadi, con il varo di una nuova procedura per la sospensione delle gare. Tutti i temi hanno trovato piena realizzazione nel corso dei primi 6 mesi del 2019 e con essi anche la ristrutturazione interna e la pubblicazione del nuovo organigramma, con l’assegnazione dei nuovi ruoli e funzioni a cominciare dall’individuazione del nuovo direttore generale Marco Brunelli, il cui incarico e diventato effettivo dal 18 febbraio. In ottemperanza delle recenti disposizioni normative, nel luglio 2019 la FIGC ha provveduto ad adeguare la propria struttura organizzativa, introducendo la figura del segretario generale (in sostituzione del direttore generale) e abrogando la figura del segretario federale.

Per scaricare il Rapporto di Attività 2018 clicca qui