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Tavecchio: “Nel calcio ci sono tante meteore, Buffon è la nostra stella polare”

lunedì 21 marzo 2016

Tavecchio: “Nel calcio ci sono tante meteore, Buffon è la nostra stella polare”

“In un calcio fatto di tante meteore, Gigi Buffon è la nostra stella polare”: le parole più belle, nel corso del suo intervento di questa mattina ai microfoni di “Radio Anch’io lo Sport”, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio le ha rivolte al portiere della Juventus e della nazionale, che proprio ieri ha superato il record di imbattibilità di Sebastiano Rossi. “Gigi - ha proseguito il presidente federale - è l'immagine del calcio azzurro, è un grande portiere, incline a risolvere i problemi con il buon senso. Sarà il nostro faro in Francia, è un elemento imprescindibile per la Nazionale. In azzurro fino al Mondiale? A 40 anni un portiere di questa portata può ancora giocare, se continua con la sua mentalità vigorosa e con il suo attaccamento credo possa fare ancora strada”. Un Tavecchio a 360 gradi, che tocca vari argomenti alla vigilia del ritorno in campo della Nazionale. Anche quello che riguarda la decisione del Commissario tecnico Antonio Conte di lasciare la Nazionale dopo il Campionato Europeo: “Nel 2014 - sottolinea - abbiamo firmato un contratto biennale con Antonio Conte, si sapeva che aveva validità di due anni. Abbiamo stipulato un accordo quadriennale con la Puma sperando che restasse, ma sapevo che la scadenza era vicina e che l'impegno assunto era biennale. Noi abbiamo rispettato gli standard Fifa, Conte ha richiesto legittimamente anche di più, l'Europeo è un campionato difficilissimo. Credo avverta il bisogno naturale di sentire il profumo del campo, dello spogliatoio, della quotidianità”. Nomi sul successore di Conte non se ne fanno, anche se Tavecchio ha un progetto che lo riporta al passato: “Ricordo i grandi risultati delle nostre nazionali del 1982 e 2006, abbiamo sempre vinto con la scuola federale, con una filosofia di spiccato senso di appartenenza ai colori azzurri, con quella che gli spagnoli chiamano la cantera degli allenatori. Questo può essere un progetto recuperabile, io presi al volo Conte per ridare un senso di appartenenza. Di Biagio tra i candidati? Non ho fatto accordi o avuto contatti per una questione di stile e di comportamento”. Rispondendo a una domanda sulla quasi concomitante data della finale di Coppa Italia (il 21 maggio) con il raduno azzurro in vista degli Europei (il 22 maggio), e con le difficoltà dei mesi scorsi per gli stage azzurri voluti da Conte, ha sottolineato: “Sono rimasto sconfortato quando i tecnici hanno risposto un no secco alla domanda su un anticipo della data in cui giocare la finale. Non capisco, ringrazio comunque la RAI che invece ha dimostrato grande disponibilità. In futuro dovremo codificare che gli interessi superiori sono quelli della Nazionale, superiori anche a quelli dei club. Questa situazione oggi non è percepita”. Il presidente della FIGC si è detto favorevole all'allargamento del Mondiale a 40 squadre, argomento caldeggiato dal nuovo presidente della FIFA Gianni Infantino. “Io condivido l'idea, ma non lo dico perché è stato eletto, conosco Infantino da anni. In Europa ci sono 54 nazioni, l'Europeo è a 24, se facciamo una proporzione il Mondiale è composto da 209 associazioni, se facessimo anche solo il 20% sarebbero 40, l’evento sarebbe coperto in maniera più omogenea”. Tavecchio si è quindi espresso anche sul momento difficile del calcio italiano dopo l'eliminazione di tutte i club dalle coppe europee. “L' anno scorso il calcio più osannato del mondo, quello inglese, è rimasto fuori da tutto. Ogni anno ha una sua peculiarità, quest'anno abbiamo avuto un po' di sfortuna e purtroppo siamo fuori”.