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Tavecchio alla presentazione del primo torneo FIGC-LND per ragazzi diversamente abili

lunedì 10 ottobre 2016

Tavecchio alla presentazione del primo torneo FIGC-LND per ragazzi diversamente abili

Ancora una volta il calcio si conferma come uno straordinario veicolo di integrazione sociale e abbraccia i ragazzi con ritardi cognitivi e difficoltà motorie. Saranno loro i protagonisti di ‘Quarta Categoria’, il torneo di calcio a sette ideato dall’ASD Calcio 21 e promosso dalla FIGC e dalla Lega Nazionale Dilettanti che a fine dicembre vedrà impegnate otto squadre: ASD Calcio 21, Tukiki Minerva Milano, A.S. Sporting4e Onlus, Gea Ticinia Novara, Briantea 84, Fuorigioco, Pro Sesto e Ossona.

Il torneo è stato presentato nel pomeriggio a Milano, sul campo ‘Aldini Bariviera’ nel quartiere di Quarto Oggiaro. Tantissimi i personaggi del mondo del calcio intervenuti: il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, il vice presidente della LND Claudio Bocchietti, il direttore generale della Lega Serie A Marco Brunelli, il presidente del Comitato Regionale Lombardia LND Giuseppe Baretti, l'amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta, l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, il presidente del Genoa Enrico Preziosi, l'amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali e il membro onorario della FIGC Antonio Matarrese.

"La FIGC sostiene con convinzione questo progetto – ha dichiarato il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio - perché dimostra in concreto come il calcio sia uno straordinario strumento di inclusione sociale. Ringrazio l'ASD Calcio 21 e tutti i volontari che operano nel campo della disabilità con dedizione ed entusiasmo".

Dello stesso avviso il direttore generale della Lega Serie A, Marco Brunelli: "Non potevamo non abbracciare questa nobile iniziativa. E' giusto che tutti i ragazzi abbiano la possibilità di giocare a calcio. Vederli in campo è uno spettacolo, giocano con grinta e passione".

ASD Calcio 21 è una scuola calcio nata dalla volontà di aprire il mondo dello sport, e in particolare quello del calcio, a ragazzi con ritardi cognitivi e difficoltà motorie. Può contare su 21 giocatori, divisi in 3 squadre (maschile, femminile e giovanissimi) in base al loro profilo cognitivo, motorio e medico.

"Vedere qui le più importanti istituzioni calcistiche italiane e i dirigenti di molte squadre di Serie A – ha sottolineato la presidente dell’ASD Calcio 21 Valentina Battistini - ci riempie di orgoglio e dimostra come tutti abbiano sposato e preso a cuore il nostro progettoOggi il calcio italiano ha scritto una nuova e bella pagina nella sua storia e ha dimostrato come la solidarietà e l'integrazione facciano parte di questo sport".