Consiglio Federale

SU CATANIA-ROMA INTERVIENE IL VIMINALE: GARA A PORTE CHIUSE FIGC IN DIFESA DELL'AUTONOMIA

giovedì 5 aprile 2007

SU CATANIA-ROMA INTERVIENE IL VIMINALE: GARA A PORTE CHIUSE FIGC IN DIFESA DELL'AUTONOMIA

Per l'Osservatorio nazionale del Ministero degli Interni sulle manifestazioni sportive, Catania-Roma di sabato prossimo sul neutro di Lecce è da considerarsi partita ad altissimo rischio: toccherà al prefetto di Lecce la decisione finale, ma l'invito del Ministero degli Interni è che la partita si svolga in assenza di pubblico, a porte chiuse. E' intervenuto il presidente della FIGC Giancarlo Abete, insieme al presidente della LNP Matarrese, alla riunione di questa mattina al Viminale, dopo la decisione del Tar di Catania di annullare le recenti decisioni della magistratura sportiva che, giudicando dopo i tragici eventi in cui ha perso la vita il 2 febbraio l'ispettore di polizia Raciti, aveva stabilito per il Catania gare a porte chiuse sino a fine giugno: "Dall'analisi specifica compiuta dall'Osservatorio - si legge nel comunicato del ministero degli Interni - sulla base degli avvenimenti legati alle tifoserie e considerate le gravi responsabilità attribuite alle frange più violente della tifoseria etnea, che a tutt'oggi non possono essere superate, e visti i precedenti relativi agli episodi di violenza avvenuti in passato, è stato deciso di attribuire alla gara il massimo livello di rischio (tre), con contestuale invito al Prefetto di Lecce di disporre che la gara si svolga in assenza di pubblico." "La decisione formale la prenderà il Prefetto, ma questo - ha sottolineato Abete - è un momento che richiede riflessione e serenità nell'affrontare queste problematiche dopo la morte dell'ispettore Raciti e del dirigente della LND Licursi in Calabria. La lotta a ogni forma di violenza e di razzismo restano un obiettivo prioritario nella strategia della FIGC. Vogliamo tutelare l'ordinamento sportivo e difendere la sua autonomia, senza però fare un braccio di ferro perchè abbiamo il dovere, e il diritto, di rivendicare i valori dello sport". Di qui, il richiamo alle legge 280 del 2003 che assegna al Tar del Lazio in primo grado e al Consiglio di Stato in secondo grado la giurisdizione sugli atti della FIGC e sulle eventuali impugnazioni. In questa chiave, l'Ufficio legale della FIGC è al lavoro per compiere nelle prossime ore i passi più opportuni sotto il profilo giuridico e processuale.