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STEWARD NEGLI STADI, ABETE ALLA CAMERA: "NIENTE ARMI, MA GARANTIRE UN CLIMA DI SERENITA'"

martedì 24 luglio 2007

STEWARD NEGLI STADI, ABETE ALLA CAMERA:

Il mondo del calcio guarda con favore al progetto che riguarda l'introduzione della figura degli steward negli stadi, come un passo concreto nella lotta alla violenza. Il primo corso di addestramento e formazione, inaugurato l'11 giugno, si è già concluso; l'auspicio è che il progetto parta al più presto, passando dalla teoria alla pratica. Di questo si è parlato oggi nell'audizione informale che si è tenuta presso la commissione Cultura della Camera dei deputati, presieduta dall'onorevole Barbieri (presenti gli onorevoli Bezzi, Caparini, Ciocchetti, Luxuria, Pescante, Rizzoli, il relatore Rusconi) alla quale hanno partecipato il presidente della Figc Abete, il presidente della Lega Professionisti Matarrese, il vice presidente della Figc e presidente della Lega Dilettanti Tavecchio, il presidente della Lega di serie C Macalli. Sul tavolo ci sono ancora alcuni punti da chiarire. I rappresentanti del mondo del calcio chiedono che venga specificato meglio il ruolo dello steward per garantire un clima di serenità e di ospitalità all'interno degli stadi. "Gli steward devono essere "armati" solo di sensibilità e buon senso, non possono essere assimilati alle forze dell'ordine. Lo stadio deve essere pensato in un clima sereno e di festa e questo obiettivo deve essere preservato anche attraverso l'individuazione delle persone che poi svolgeranno il ruolo degli steward": questo è il pensiero espresso dal presidente della Figc Abete al termine dell'audizione. La Federazione ha già nominato il suo responsabile nella persona di Stefano Filucchi, coordinatore nazionale dei delegati alla sicurezza. In accordo con il presidente Matarrese, Figc e Lega hanno presentato una serie di osservazioni, è stata consegnata una memoria con 21 punti e proposte di modifica, con lo scopo di dare un contributo migliorativo al decreto. Non è un problema di costi, ma di ruolo, di tutela giuridica e di inquadramento sotto il profilo lavoristico. Nonostante le difficoltà, l'auspicio è che il progetto parta al più presto, ma il presidente Abete ha aggiunto: "Difficilmente scatterà a inizio campionato. La partita non si gioca sul tempo di attuazione, ma sul modo e i contenuti del decreto. Ribadisco che non vogliamo rinviare la scadenza dell'entrata in vigore del progetto, ma serve un confronto serrato da un punto di vista culturale e operativo, relativamente alla figura e agli strumenti che gli steward dovranno avere. Chiediamo perciò di essere consultati per arrivare a un risultato utile per il calcio, ma soprattutto determinante per salvaguardare la filosofia dell'avvenimento sportivo".