Arbitri

SOSPENSIONE CAUTELARE PER GLI INTERNAZIONALI BERTINI, PAPARESTA E PIERI E PER DUE ASSISTENTI

giovedì 19 aprile 2007

SOSPENSIONE CAUTELARE PER GLI INTERNAZIONALI BERTINI, PAPARESTA E PIERI E PER DUE ASSISTENTI

Tre arbitri internazionali, Bertini, Paparesta e Pieri, due assistenti Ambrosino e Baglioni, e altri quattro arbitri non più in attività, Dattilo, Cassarà, Gabriele e Racalbuto, sono stati sospesi in via cautelare dall'attività tecnica ed associativa. La decisione è stata adottata dal presidente dell'Aia Gussoni nella sua veste di designatore arbitrale, alla luce degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, emessi in data 6 aprile 2007 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Nel comunicato dell'Aia si legge che "il presidente Gussoni ha ritenuto che gli addebiti ascritti, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza e dell'autonomia del giudizio demandato all'Autorità Giudiziaria, possano per la loro natura arrecare pregiudizio all'immagine della Figc e dell'Aia, nonchè alla credibilità delle delicate funzioni affidate agli associati coinvolti". Nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta oggi pomeriggio nella sede dell'Aia di Via Tevere, Gussoni ha sottolineato che "il provvedimento di sospensione non riguarda tutti gli arbitri implicati, ma coloro che sono stati indicati dalla procura di Napoli nell'ipotesi accusatoria per i delitti dolosi. Dal provvedimento sono esclusi tutti coloro i quali sono stati già giudicati dalla Caf l'estate scorsa ed assolti: poichè a loro carico non sono emerse novità di nessun tipo in questo secondo provvedimento di chiusa inchiesta, abbiamo ritenuto che fosse prevalente il giudizio sportivo. E da domani questi arbitri e assistenti tornano a disposizione dell'Organo tecnico per eventuali designazioni". Sono stati sospesi tre internazionali, ma l'Italia ne ha ben 11, anche se per questioni anagrafiche due usciranno dalla lista a fine anno."La sospensione -è stato chiarito- è cautelare e momentanea ed è strumentale al procedimento sportivo e a quello penale". Rispondendo alle domande dei giornalisti, Gussoni ha sottolineato: "Come presidente dell'Aia devo tutelare la dignità e l'immagine di 32.000 associati, ma in questa tutela vanno inseriti anche i nomi di quelli che sono solo indiziati. Adesso attendiamo l'esito della giustizia sportiva che sarà senz'altro più rapida rispetto a quella ordinaria, augurandoci che tutti possano rientrare nei ranghi". Questa sera Gussoni (che in mattinata aveva avuto un colloquio con il presidente federale Abete) si riunirà con gli altri componenti dell' Organi tecnico per le designazioni relative al prossimo turno di campionato di serie A . Domani a Teramo, invece, l'Aia ha organizzato un incontro con le famiglie dell'Ispettore capo della Polizia Raciti e del dirigente della Sammartinese Licursi, recentemente scomparsi in seguito a episodi di violenza in Sicilia e in Calabria: verrà consegnata anche una somma di 60 mila euro raccolta tra i 32 mila associati Aia. Un gesto simbolico a dimostrazione della solidarietà della categoria arbitrale nei confronti dei parenti delle vittime della violenza nel calcio.