Attualità

SONO SEI GLI STADI DEFINITI "AGIBILI": LO HA STABILITO L'OSSERVATORIO

giovedì 8 febbraio 2007

SONO SEI GLI STADI DEFINITI

Sono sei gli stadi, quelli di Roma, Genova, Siena, Cagliari, Torino e Palermo, di cui "è stata verificata la completa agibilità": lo ha comunicato il Viminale con una nota ufficiale al termine della riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive a cui hanno partecipato anche Figc, Ufficio Indagini e Leghe. E' stata invece accertata l'attuale inadeguatezza dei seguenti impianti: Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cesena, Empoli, Firenze, Lecce, Livorno, Mantova, Messina, Milano, Modena, Napoli, Parma, Perugia, Pescara, Piacenza, Reggio Calabria, Salerno, Trieste, Udine e Verona. Presieduto dal vice capo vicario della Polizia Manganelli, l'Osservatorio si è riunito questa mattina all'indomani dell'approvazione del decreto legge da parte del Consiglio dei Ministri. Nelle prossime 48 ore, comunque, continueranno le verifiche, come ha sottolineato lo stesso Manganelli: "Ci saranno altre riunioni: abbiamo già fatto un primo monitoraggio e nelle prossime 24/48 ore faremo ulteriori approfondimenti per verificare l'agibilità degli stadi". Mercoledì sera il Consiglio dei Ministri aveva approvato il decreto legge nei seguenti punti: partite a porte chiuse per tutti gli stadi non a norma, vale a dire l'abolizione delle deroghe al decreto Pisanu; divieto della vendita di biglietti per blocchi alle società sportive ospitate; Daspo anche come misura di " prevenzione" per poterlo estendere ai minorenni e poter prevedere, oltre all'obbligo di firma, la possibilità che il magistrato imponga a misure alternative di utilità sociale; flagranza differita, portandola da 36 a 48 ore; separazione di qualunque tipo di collegamento economico tra società sportive e tifoserie. In questa prima fase del decreto si giocheranno solo partite in diurna. Ma il Governo ha previsto anche provvedimenti a medio e lungo termine attraverso un decreto legge voluto dal Ministro Melandri per dare una prospettiva programmatica al nuovo modello di calcio.

Foto di Maurizio Pittiglio