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Serie A: arbitri, allenatori, calciatori, un rapporto che funziona

lunedì 10 gennaio 2011

Serie A: arbitri, allenatori, calciatori, un rapporto che funziona

Arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori di Serie A riuniti questa mattina insieme ai rappresentanti della Figc e delle sue componenti, per confrontarsi e migliorare ulteriormente il calcio italiano attraverso il confronto costruttivo tra i diversi attori che, domenica dopo domenica, sono i protagonisti del nostro massimo campionato. “E’ stata una riunione estremamente positiva – ha commentato il presidente della FIGC Giancarlo Abete al termine dei lavori - svolta in un clima di collaborazione tra le componenti, nella quale c’è stata la conferma di un rapporto costruttivo ed un riconoscimento del modo di relazionarsi”.

La riunione, svoltasi all’Hilton Rome Airport e durata circa due ore in un clima privo di polemiche, ha permesso alla componente arbitrale di illustrare ai rappresentanti dei 20 club di Serie A (tutti presenti) una serie di dati (per consultare il documento clicca qui) relativi ai provvedimenti disciplinari sulle gare del girone di andata e di focalizzare l’attenzione su alcuni “episodi didattici” rivisti attraverso alcuni filmati. Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi e il referente della Can A Stefano Braschi hanno voluto insistere sulla necessità di “cooperazione tra coloro che vanno in campo tesa a migliorare un servizio che vuole essere di qualità”, invitando poi i dirigenti “ad agevolare questo rapporto”, perché gli arbitri “sono persone umane, che possono sbagliare ma restano disponibili al confronto, senza barriere”.
Molto interessanti i dati delle prime 17 giornate di Serie A: riduzione del numero dei falli medi a partita (scesi da 36 a 31, in media con Ligue 1, Liga e Bundesliga, la Premier League a 24 resta lontana per tutti ndr), delle ammonizioni (-19% rispetto a un anno fa, da 124 a 85) e delle espulsioni (-27%, da 90 a 61), valutazioni molto precise sui casi di fuorigioco (95 errori sui 2262 episodi valutati, 4,2% di errore). “Dati che – ha aggiunto Braschi - non ci hanno impedito di contrastare il gioco violento e di ridurre le interruzioni di gioco, migliorando la qualità dello spettacolo sportivo”. Nel girone d’andata, tra l’altro, nessuno dei 20 arbitri della Can A ha finora arbitrato più di due volte la stessa squadra.

“I dati – ha commentato Abete - testimoniano un ulteriore allineamento degli arbitraggi italiani ai parametri dei principali campionati europei sul fronte dei provvedimenti disciplinari e confermano la qualità dei nostri assistenti e dei nostri arbitri sui casi di fuorigioco, che è una delle nuove centralità del calcio moderno. Tra l’altro dal confronto è emerso anche un apprezzamento dei club sulla maggiore partecipazione del Quarto Ufficiale nella squadra arbitrale, ed anche nei confronti della rotazione degli arbitri che testimonia la parità di attenzione nei confronti di tutti”.

Nel corso del dibattito, sviluppatosi parallelamente ad alcuni filmati commentati sia dai dirigenti dell’AIA che dagli stessi arbitri, sui quali calciatori e tecnici hanno poi proposto alcune domande specifiche, sono state toccate alcune tematiche fondamentali: il ruolo degli “arbitri di porta” che in futuro potrebbero essere sperimentati anche in competizioni nazionali; il rapporto in campo tra arbitri e calciatori, secondo tutti gli intervenuti molto migliorato rispetto al passato; quello tra arbitri e allenatori; la formazione normativa dei calciatori, aspetto sul quale le società hanno chiesto di sviluppare incontri nelle proprie sedi con gli arbitri della Can A, raccogliendo la disponibilità di Figc e Aia. “Il prossimo obiettivo – ha concluso Abete - è ora quello di programmare una serie di incontri tra arbitri e società ad inizio e metà campionato, per avvicinare i direttori di gara ai dirigenti, ai tecnici ed ai calciatori e favorire il confronto, il dialogo e anche la formazione sui temi regolamentari”.
Hanno preso la parola Giorgio Chiellini (Juventus), Claudio Ranieri, Antonio Tempestilli e Daniele Pradè (Roma), Gigi Maifredi (Brescia), Jean Francois Gillet (Bari), Ernesto Paolillo (Inter).

Ad elogiare il clima di ritrovata cooperazione tra le parti, di miglioramento del rapporto tra i protagonisti del campo e della qualità della direzione arbitrale sono stati inoltre il presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A Maurizio Beretta, quello dell’AIC Sergio Campana e quello dell’AIAC Renzo Ulivieri. “Il riscontro sull’aumento della qualità del prodotto – ha detto Beretta – viene dall’aumentata capacità della Serie A di penetrare su mercati commerciali nuovi”. “Questo nuovo modo di rapportarsi ha favorito – ha aggiunto Campana – la diminuzione dei provvedimenti per proteste e per simulazione, oggi notevolmente ridotta rispetto solo a qualche anno fa”. Dal canto suo Ulivieri ha proposto “un patto d’onore” agli allenatori per evitare commenti e polemiche nei confronti degli arbitri in relazione ad episodi contestati, “per non alimentare polemiche che non fanno bene alla crescita del sistema e perché non spetta a noi”. Sono inoltre intervenuti all’incontro i vicepresidenti della Figc Carlo Tavecchio (vicario) e Demetrio Albertini. Presenti gli arbitri della Can A, tra i quali sono intervenuti Nicola Rizzoli, Emidio Morganti, Paolo Valeri e Carmine Russo.

L’incontro tra arbitri, calciatori, dirigenti e allenatori del campionato di Serie B è previsto il prossimo martedì 18 gennaio a Coverciano.

Foto GMT