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‘Sblocca Italia’, l’impiantistica sportiva fuori dal patto di stabilita’
giovedì 6 novembre 2014
![‘Sblocca Italia’, l’impiantistica sportiva fuori dal patto di stabilita’](/ImportFIGC/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/698/C_2_ContenutoGenerico_2525987_Strillo_upiImagePreview.jpg?anchor=center&mode=crop&width=730&height=358&rnd=131846493450000000)
Il mondo del calcio esprime viva soddisfazione per l’approvazione del provvedimento che pone l’impiantistica sportiva al di fuori dei vincoli del patto di stabilità. “Voglio ringraziare il Governo – afferma il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio - perché questa determinazione sblocca una situazione di stallo che penalizzava oltre modo i Comuni virtuosi intenzionati ad investire sulle strutture sportive. L’obiettivo che stiamo perseguendo da anni, sin da quando ero alla guida della Lega Nazionale Dilettanti, è il miglioramento della sicurezza e dell’efficientamento energetico degli oltre 16 mila campi di calcio disseminati su tutto il territorio nazionale, a vantaggio dell’oltre milione e 300 mila tesserati, di cui 700 mila under 18”.
Il Senato della Repubblica, infatti, ha approvato ieri in via definitiva la conversione in legge del decreto-legge del 12 settembre 2014 n. 133 (c.d. decreto ‘Sblocca Italia’), al cui interno sono contenute importanti esclusioni dai vincoli del patto di stabilità per gli enti territoriali (comma 3 art. 4) in materia di edilizia scolastica, impianti sportivi, contrasto del dissesto idrogeologico e sicurezza stradale. Il tema della sicurezza e dell’efficientamento energetico degli impianti sportivi era uno degli argomenti contenuti nel programma elettorale del Presidente Tavecchio ed è stato inserito anche nell’analisi delle misure normative a sostegno del mondo calcistico inviate dalla FIGC al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Graziano Delrio.
“Questa decisione – ha dichiarato il Direttore Generale della FIGC Michele Uva – aiuterà il pubblico ed il privato a trovare una nuova joint venture per aprire una moderna stagione nel settore dell’impiantistica, sgombrando il campo dagli alibi che nel nostro Paese ne hanno frenato lo sviluppo”.