Arbitri

Rizzoli rinuncia al Mondiale di Russia 2018. Tavecchio: “Un modello per i giovani arbitri”

lunedì 6 febbraio 2017

Rizzoli rinuncia al Mondiale di Russia 2018. Tavecchio: “Un modello per i giovani arbitri”

In vista dell’ufficializzazione da parte della FIFA della lista degli arbitri candidati a dirigere le gare della Fase Finale della Coppa del Mondo FIFA di Russia 2018, Nicola Rizzoli ha annunciato la rinuncia al processo di selezione che porterà alla definizione della squadra di 32 arbitri che prenderanno parte alla competizione.

“Il momento di fare un passo indietro – si legge nella lettera inviata da Rizzoli al presidente dell’AIA Marcello Nicchi - è sempre importante e complicato. Credo però che, una volta presa la decisione, sia giusto vivere i sentimenti fino in fondo e appieno, come ho sempre fatto. Per questo motivo, dopo la decisione condivisa di rinunciare al percorso che potrebbe portare al Mondiale di Russia 2018, credo sia il momento dei ringraziamenti”. 

L’arbitro dell’ultima finale Mondiale ha spiegato poi i motivi alla base della rinuncia: “Non potrò mai personalmente riuscire a ringraziare tutte le persone che nel piccolo o nel grande hanno contribuito a successi personali di una carriera internazionale indimenticabile. Successi che, come ho sempre sostenuto, fanno parte di un collettivo importante, quello degli arbitri Italiani. Per questo motivo il ringraziamento principale va all’AIA tutta. Sono cresciuto come arbitro, come persona e soprattutto come uomo. Pertanto la decisione di non prendere parte al percorso sopracitato diventa inevitabilmente più semplice. Il valore della nostra associazione, caro presidente, mi fa avere la consapevolezza che gli arbitri Italiani sono senza dubbio di una qualità e professionalità talmente elevata al punto di poter comunque contare su più persone di altissimo livello. Sono sicuro pertanto che le prestazioni di chi avrà l’onore di rappresentare gli arbitri italiani al Mondiale di Russia 2018, saranno di grandissimo valore e certamente con l’opportunità di raggiungere i traguardi più importanti”.

“Dopo una finale di Europa League, di Champions League e soprattutto quella dei Mondiali – conclude Rizzoli nella sua missiva - dopo avere avuto l’onore di rappresentare l’AIA in due fasi finali dei Campionati Europei sfiorando il sogno di un’altra finale, credo sia giusto lasciare ad altri la stessa possibilità con l’augurio che possano vivere e condividere con tutti le stesse emozioni che ho potuto provare io. Oggi mantengo l’entusiasmo di un ragazzino e l’esperienza di un uomo ed arbitro maturo. Pertanto, come sempre, farò il tifo ed appoggerò con tutte le mie capacità chi avrà l’onere e l’onore di rappresentare l’AIA ai Mondiali in Russia”.

“Nicola Rizzoli – ha dichiarato il presidente federale Carlo Tavecchio commentando la decisione del direttore di gara emiliano – ha confermato nel corso di una carriera invidiabile il talento e le qualità della classe arbitrale italiana, rappresentando il nostro Paese nella finale di un Campionato del Mondo e contribuendo a scrivere negli ultimi anni alcune delle pagine più importanti della storia del calcio. E’ un modello per tanti giovani arbitri, che mi auguro possano prendere ad esempio la passione e la professionalità che ha sempre mostrato in campo”.

Anche il presidente dell'AIA Marcello Nicchi ha voluto ringraziare Rizzoli: "L'iniziativa concordata rispecchia le elevate doti, conosciute dall'intera Associazione, dalla FIGC e dagli Organismi Internazionali, della persona e dell'arbitro, un vero uomo di sport, che ha sempre lavorato e continuerà a farlo impegnandosi per la crescita della nostra Associazione e della cultura arbitrale".