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Ricorso respinto, confermate le due giornate di squalifica a Zalayeta

venerdì 11 gennaio 2008

Ricorso respinto, confermate le due giornate di squalifica a Zalayeta

La Corte di Giustizia Federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea (e composta da  Carlo Porceddu, Roberto Leoni, Raimondo Catania, rappresentante A.I.A., e dal segretario Antonio Metitieri) ha respinto il ricorso presentato dal Napoli avverso la sanzione, inflitta dal Giudice Sportivo, di 2 giornate di squalifica per il calciatore Marcelo Zalayeta.

Nella motivazione si legge che:
“dall’esame dei filmati in premessa è emerso che, nell’azione contestata a seguito della quale il direttore di gara ha assegnato al Napoli un calcio di rigore, lo Zalayeta – presunta vittima del fallo di gioco – ha manifestato un’innaturale caduta seguita al superamento del portiere avversario proteso in tuffo;
in base a siffatta circostanza – avvenuta, peraltro, quando il pallone del quale il calciatore aveva già perduto il controllo (e quindi non più giocabile) si dirigeva velocemente verso la linea di fondo – la caduta non è stata provocata dal contatto con il portiere avversario, bensì da un’autonoma perdita di equilibrio da parte dello Zalayeta, che ha accentuato notevolmente l’irregolare sviluppo della sua corsa;
in virtù di tale manifestazione della condotta risultano integrati i requisiti minimi della “evidenza della simulazione” di cui alla fattispecie delineata dall’art. 35, comma 1.3, IV paragrafo, punto 1), C.G.S.;
pertanto, la sanzione della squalifica per due giornate inflitta dal Giudice Sportivo della Lega Nazionale Professionisti al tesserato è congrua alla previsione dell’art. 19, comma 4, lettera a), C.G.S. e deve essere confermata in questa sede”.