Attualità

REGIONE LAZIO E FIGC, "TROFEO DELLA MEMORIA" CONTRO LA VIOLENZA E OGNI FORMA DI RAZZISMO

martedì 6 marzo 2007

REGIONE LAZIO E FIGC,

Un torneo giovanile a Roma,organizzato dalla Regione Lazio e dalla FIGC,tra ragazzi italiani e due squadre di ragazzi israeliani e palestinesi: è la proposta lanciata oggi dal presidente della giunta regionale Piero Marrazzo intervenuto con il commissario straordinario della FIGC Pancalli alla presentazione del documentario "Un calcio ad Auschwitz". Nell'Aula magma del centro Giulio Ontesti, è stata presentata dall'assessore regionale allo sport Giulia Rodano e da Paola Concia,responsabile dell'Agensport, un'iniziativa che rilancia il tema della lotta alla violenza e al razzismo: prodotto da Rai Trade per la regia di Luisella Ratiglia,il filmato vuol essere soprattutto un monito contro ogni forma di discriminazione razziale e un invito alle nuove generazioni a guardare sempre più allo sport, e al calcio in particolare,come terreno di incontro, di amicizia e di solidarietà. Per non dimenticare gli orrori nazisti,anche quest'anno verrà organizzato il "Trofeo della memoria", un torneo under 18 tra le scuole di Roma e i vincitori andranno in visita al campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo della persecuzione degli ebrei e dell'olocausto. Il calcio italiano - ha detto tra l'altro Pancalli nel suo intervento - è impegnato fortemente contro la violenza dentro e fuori gli stadi : "vogliamo trasformare un momento di crisi del nostro calcio, dopo le morti del dirigente Licursi e dell'ispettore di polizia Raciti, in un'opportunità di rilancio di tutto il movimento, dal vertice alla base,per creare un clima nuovo e allontanare per sempre il pericolo di nuovi tragici episodi che nello sport non possono trovare cittadinanza". Di qui,il pieno sostegno della FIGC all'iniziativa voluta dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo: in particolare,sul piano normativo e disciplinare,già dall'ottobre scorso la Federcalcio ha inasprito le pene del proprio Codice di giustizia contro ogni forma di razzismo e di discriminazione razziale e territoriale. Sono previste sanzioni non soltanto a carico dei tesserati ma anche delle società,chiamate a sorvegliare e a svolgere un ruolo educativo nei confronti dei calciatori.