Attualità

Rai e Figc ancora insieme fino al 2014. Nasce un nuovo progetto editoriale

venerdì 10 giugno 2011

Rai e Figc ancora insieme fino al 2014. Nasce un nuovo progetto editoriale

La Rai punta decisamente forte sulla maglia azzurra: sulla base del nuovo accordo appena rinnovato con la Figc per il quadriennio 2011-2014, l’Azienda del servizio pubblico radiotelevisivo ha infatti rafforzato la propria partnership con la Nazionale di calcio, avviando una serie di iniziative editoriali per avvicinare gli Azzurri al grande pubblico televisivo. Il nuovo contratto e le nuove iniziative sono state presentate questa mattina, nella sede di Radio Rai a Roma: sono intervenuti per la Rai il Presidente Paolo Garimberti, il vicedirettore generale Antonio Marano, il direttore di Raisport Eugenio De Paoli e quello dei Diritti Sportivi Giuseppe Pasciucco, per la Figc il Presidente Giancarlo Abete e il direttore generale Antonello Valentini.
“La maglia delle Nazionali di calcio – ha detto Garimberti – resta sulla Rai e non è una cosa scontata perché non accade dappertutto in Europa, anzi. Sosteniamo un onere non indifferente, ma lo paghiamo volentieri affinché le partite della Nazionale siano seguite da tutti senza pagare. Questo accordo ci rende orgogliosi, perche' e' uno dei tanti casi in cui il servizio pubblico fa il suo dovere''. “Si consolida – ha ribattuto Abete – un rapporto storico, quello tra Rai e Figc, in linea di continuità rispetto al passato, per valorizzare un patrimonio comune, la Nazionale di calcio, che appartiene a tutti. Questo rinnovo è per noi un motivo di grande soddisfazione perché le Nazionali rappresentano la dimensione unitaria del Paese, ancora di più nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia”.

L’accordo, come per gli anni passati, darà la possibilità agli italiani di seguire gratuitamente e in esclusiva sulle reti Rai gli incontri di tutte le Nazionali di calcio, dalla A alla Under 21, dalle giovanili a quelle femminili. Per la Nazionale A, la Rai trasmetterà tutti gli incontri casalinghi di qualificazione agli Europei 2012 e la fase finale del torneo continentale, appena acquistato dalla Uefa, così come quelli validi per la qualificazione al Mondiale 2014 e la fase finale dello stesso, di cui l’azienda ha già acquisito i diritti. Fa parte dell’accordo, inoltre, il ricco programma di amichevoli già definito dalla Figc, a cominciare da quella contro la Spagna campione del mondo prevista il 10 agosto a Bari. La Rai trasmetterà le partite casalinghe della Nazionale in chiaro sul satellite anche in Europa e programmerà le stesse gare su Rai Italia per gli italiani all’estero.

Rispetto al passato, la Rai avvierà nuove iniziative editoriali, come annunciato da Marano: nel corso dei raduni da Coverciano verrà aperta una finestra quotidiana sulla Nazionale, nella quale verranno trasmessi gli allenamenti aperti alla stampa, le partitelle amichevoli e le conferenze, “così da creare – ha spiegato il vice dg Rai - un vero e proprio ¿¿Azzurri Channel¿¿” grazie all’utilizzo di Raisport 1 e 2, “i canali tematici che ci permettono di valorizzare lo sport e dare visibilità certa e concreta a tutte le Nazionali”. L’impegno della Rai arriva anche dalla redazione sportiva, che punta, secondo De Paoli, “a fare un’operazione simpatia in linea con la logica voluta da Prandelli” e grazie alle professionalità che lavorano al seguito della squadra azzurra, a cominciare dal team leader Marco Mazzocchi e dal telecronista Bruno Gentili, entrambi presenti in platea. “Abbiamo sposato il progetto editoriale della Rai – ha commentato Valentini – per un canale dove le nostre Nazionali, e mi riferisco anche a quelle giovanili e femminili, siano sempre più presenti e vicine alla gente. Tra l’altro avremo partite amichevoli di prima fascia: dopo aver definito quelle con Spagna, Germania e Olanda, siamo in trattative con il Brasile. Insieme alla Rai, inoltre, vogliamo valorizzare, attraverso approfondimenti nelle trasmissioni di settore, gli aspetti sociali e educativi dello sport, le tematiche relative ai giovani, gli aspetti regolamentari e l’attività arbitrale”.