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Presentato il nuovo logo dell’AIA. Trentalange: “Un mix tra presente, passato e futuro"

L’ Associazione Italiana Arbitri, nel secondo giorno delle celebrazioni per i suoi 110 anni, ha ufficializzato il nuovo logo alla Sala Appiani dell'Arena Civica Gianni Brera a Milano. Presente il Segretario FIGC Marco Brunelli.

venerdì 27 agosto 2021

Presentato il nuovo logo dell’AIA. Trentalange: “Un mix tra presente, passato e futuro

Durante la seconda giornata delle celebrazioni per i 110 anni dell'Associazione Italiana Arbitri, iniziate ieri a Milano, è stato presentato il nuovo logo ufficiale dell'AIA. La cerimonia si è svolta presso la Sala Appiani dell'Arena Civica Gianni Brera.

Alla presentazione, insieme a 20 giovani arbitri in rappresentanza dei Comitati Regionali e Provinciali autonomi italiani, ha partecipato il Presidente dell'AIA Alfredo Trentalange, il Vicepresidente Duccio Baglioni, i componenti del Comitato Nazionale ed il Segretario generale della FIGC Marco Brunelli.



Il logo, realizzato dallo Studio FM, è, secondo il Presidente Trentalange “un mix tra presente, passato e futuro", una scelta di "identificazione" perché "è qualcosa di più di un'immagine, di un riferimento. E' una ricerca sentimentale e di grafica”. Una nuova immagine che possa valorizzare appunto l'identificazione e il merchandising dell'associazione. "Abbiamo scelto un logo rotondo che possa rappresentarel'idea di comunità, di pallone, di un cerchio che si chiude", spiega ancora Trentalange. La sigla AIA centrale, viene rappresentata con una linea ad identificare un ponte, perché "spesso ci è stato chiesto - ammette il presidente AIA - perché non ci apriamo, non parliamo" e infine il richiamo alla 'bilancia' per esprimere "equità, giustizia e un fischio corretto".

All'Associazione Italiana Arbitri, arriva il plauso anche della FIGC dalle parole del segretario generale Marco Brunelli:"Complimenti all'AIA, è un momento importante. Colpisce l'immagine del ponte perché il logo è per identificazione, unponte tra passato e futuro. Non è solo un segno grafico. Ha tanto a che fare con la storia, con i valori, con il senso d'identità e appartenenza. Si dice 'quando sei stato arbitro unavolta, lo sei per sempre'. E' così. Siete la squadra per cui la Figc fa il tifo. In attimi prendete una decisione con processi di elaborazione complicatissimi. Un modello che andrebbe preso ad esempio".