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‘Premio Bearzot’: al Salone d’onore del Coni è il giorno di Montella

giovedì 23 maggio 2013

‘Premio Bearzot’: al Salone d’onore del Coni è il giorno di Montella

Al Salone d’Onore del Coni è stato il giorno di Vincenzo Montella: il giovane tecnico della Fiorentina ha ricevuto il ‘Premio Enzo Bearzot’ in occasione di una cerimonia alla quale è stata dedicata una puntata speciale della trasmissione ‘Novanta Minuti’ condotta da Enrico Varriale e Valeria Ciardiello.
Per l’occasione, a rendere onore al giovane tecnico della Fiorentina ed a ricordare la memoria del compianto commissario tecnico della Nazionale ‘Mundial’ nel 1982 sono intervenuti il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente di Coni Servizi Franco Chimenti, il Presidente delle Acli Gianni Bottalico e quello dell’Unione Sportiva Acli Marco Galdiolo, organizzatori del Premio in collaborazione con la Figc, rappresentata dal direttore generale Antonello Valentini. Con loro, un ospite d’onore: Giampiero Boniperti, capitano della Juventus e della Nazionale e poi dirigente pluridecorato del club bianconero, al quale Malagò ha consegnato un premio in ricordo del 60° anniversario dell’inaugurazione dello Stadio Olimpico. Fu infatti proprio Boniperti a guidare gli Azzurri contro l’Ungheria, che si impose 3-0 di fronte a circa 100.000 spettatori (“Ma chi ha scelto proprio i magiari, erano i più forti d’Europa?” si è chiesto stamattina ironicamente guardandosi intorno Boniperti, suscitando una risata generale).
Montella, al quale il premio era stato assegnato fin dallo scorso 8 aprile quando si era riunita la Giuria presieduta dal Presidente della Figc Giancarlo Abete e composta dai rappresentanti dell’Acli, dell’US Acli e della stampa sportiva italiana, ha confermato tutta la sua umiltà anche al momento di ricevere il premio: “E' un riconoscimento importante e un motivo d'orgoglio ricevere questo premio intitolato a un personaggio che non posso dire di conoscere alla perfezione, perché ero molto giovane ma che sicuramente ha rappresentato quei valori dello sport che oggi farebbero ancora comodo". ''Sono particolarmente orgoglioso – ha continuato poi Montella - perché non pensavo di poter ambire a tanto. Lo dico con sincerità, non mi sento ancora un allenatore, sono ancora in evoluzione. Ho fatto più panchine da giocatore che da allenatore. Pensavo potesse andare a un collega più esperto, ma la motivazione del premio va oltre l'aspetto tecnico e questa cosa mi riempie ancora di piu' d'orgoglio. Me ne torno a casa  molto fiero''.
Nel ‘Montella – day’ l’augurio più bello arriva da Boniperti: "Faccio gli auguri a Montella e spero che un giorno prenda il timone della Nazionale perché se lo merita; è un ragazzo intelligente, perbene e preparato. Si merita tanto perché è una figura leale, corretta e attaccata ai veri valori dello sport".
Alla cerimonia hanno partecipato numerosi rappresentanti della stampa italiana, tra i quali molti giurati: il Direttore del Tg1 Mario Orfeo, il Direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, il responsabile dei servizi sportivi di Radio Rai Riccardo Cucchi, il direttore del Corriere dello Sport Stadio Paolo De Paola, il direttore del Guerin Sportivo Matteo Marani, l’inviato speciale de La Gazzetta dello Sport Alberto Cerruti, il Capo Redattore della redazione sportiva dell’Ansa Piercarlo Presutti. Tutti d’accordo nel ribadire la bontà della scelta di Montella, del quale sono state riconosciute le qualità morali mostrate dentro e fuori dal campo, la capacità di usare una buona dose di sarcasmo e ironia, ereditate probabilmente dalle origini partenopee, utili, soprattutto nei più caldi dopopartita, per stemperare le tensioni; doti morali, tra l’altro, unite a qualità tecniche che hanno portato l’Aeroplanino, prima con il Catania e quest’anno con la Fiorentina, a raggiungere risultati importanti e una qualità di gioco riconosciuta da tutti gli appassionati di calcio. Compresa la signora Luisa Bearzot, che, come ha ricordato Cerruti, quando le è stata comunicata la scelta, si è detta convinta che “Montella sarebbe piaciuto tanto anche ad Enzo”.
Oltre al trofeo, l’Acli ha consegnato al tecnico della Fiorentina un assegno di 5.000 euro da devolvere in beneficenza: la scelta è andata a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il Premio. Promosso dall'US Acli per onorare la memoria di una delle figure più amate nella storia del calcio italiano, alla quale e' legata l'emozione del 'Mundial' di Spagna '82, il ‘Premio Bearzot’ e' giunto alla sua terza edizione. La cerimonia di consegna è stata abbinata quest’anno al XIV Congresso US Acli, che  nel 2013 festeggia il suo 50° anniversario.
Prima di Montella, nel 2011 era stato premiato il ct della Nazionale azzurra, Cesare Prandelli e lo scorso anno l'ormai ex allenatore del Napoli, Walter Mazzarri. Questa la motivazione del premio a Montella: ''Un allenatore giovane, che in pochi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nel panorama dei tecnici italiani, sia per le qualita' mostrate sul campo, che lo hanno visto cogliere grandi risultati sempre esprimendo un gioco propositivo e spettacolare, sia per le doti umane. Montella rappresenta anche un esempio di fair play per lo stile e la misura con cui riesce a gestire tanto la vittoria quanto le sconfitte''.

Nelle foto: il presidente dell’Unione Sportiva Acli Marco Galdiolo consegna a Vincenzo Montella il premio ‘Enzo Bearzot’ e Giampiero Boniperti riceve dalle mani del presidente del Coni Giovanni Malagò un premio in ricordo del 60° anniversario dell’inaugurazione dello Stadio Olimpico (Foto GMT)