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Prandelli: “Gli oriundi? Nessun problema, meritano l’azzurro come gli altri”

giovedì 20 gennaio 2011

Prandelli: “Gli oriundi? Nessun problema, meritano l’azzurro come gli altri”

L'idea di Cesare Prandelli e del suo staff è quella di definire un gruppo di 30 giocatori sul quale costruire la Nazionale del futuro in vista dei grandi appuntamenti internazionali. A rivelarlo è proprio il ct azzurro, nel corso dell’incontro di questa mattina a Parma con gli studenti del Master Internazionale di strategia e pianificazione delle organizzazioni, degli eventi e degli impianti sportivi.
“Stiamo cercando di capire – ha dichiarato Prandelli - se ci sono giocatori di grandi prospettive, ma per il momento non ne abbiamo visti molti”. Il ct ha confermato di puntare sui giovani e di non avere nessun tipo di preclusione a convocare giocatori oriundi o naturalizzati. “Credo che non sia più un problema - ha aggiunto - se uno lavora e ha tutte le carte in regola è a tutti gli effetti un giocatore italiano”.
Allo stesso modo nessuna penalizzazione ci sarà ,secondo Prandelli, per quei giocatori che non militano nel campionato italiano. “Il problema del nostro calcio - ha detto il ct - non è quello dei giocatori che vanno all'estero, bensì dei tanti stranieri. Nella Supercoppa Inter-Roma, prima partita che ho visto in veste di ct, tra i 22 in campo c'erano tre italiani”.
Tra gli argomenti affrontati anche quelli relativi ai nomi di Cassano e Balotelli: “Cassano sente una grande responsabilità perchè sta diventando papà, sente una grande responsabilità per la famiglia e penso che non sbaglierà più. Durante la vicenda alla Samp gli ho telefonato: per mia natura quando tutti sono contro qualcuno, mi viene naturale schierarmi dalla parte di chi viene attaccato, ed è quello che ho fatto con Antonio. Finchè è stato fuori rosa non l'ho convocato, adesso sta giocando e lo stiamo seguendo: se avrà una certa continuità, sarà convocato per la prossima partita. Con Balotelli sono stato molto chiaro: gli ho detto che tutti gli riconoscono qualità straordinarie e che mi auguro che si parli di lui per quello che fa in campo e non fuori”.
Parma città dello sport 2011 ha accolto Prandelli con grande entusiasmo. Nell’incontro con gli studenti, coordinato dal direttore del Guerin Sportivo Matteo Marani, il ct ha ammesso che il tema del Master affronta una problematica importante per l’Italia, quella relativa agli impianti: “E' indispensabile per un club avere una struttura sportiva, credo che le società spendono troppo per i giocatori, ma non abbastanza per il Settore Giovanile: è una questione di cultura”.
All'inaugurazione del Master erano presenti l’Assessore allo Sport Roberto Ghiretti, il Prefetto Luigi Viana, il Rettore dell'Università di Marino Giorgio Petroni, il Prof Luca Di Nella in rappresentanza delle Autorità Accademiche di Parma, il Presidente del Parma Calcio Tommaso Ghirardi, e Marco Brunelli direttore generale della Lega Calcio e direttore del Master.
La   visita a Parma si è conclusa al Municipio, con la consegna a Prandelli del Sigillo della città da parte del Sindaco Pietro Vignali, come riconoscimento per l’impegno profuso nello sport e a favore della città.


Nella foto: il ct Prandelli con gli studenti del Master