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Platini sui cori razzisti: “La Uefa deciderà di bloccare le partite”

martedì 21 aprile 2009

Platini sui cori razzisti: “La Uefa deciderà di bloccare le partite”

“Ci vorrà coraggio, ma, in caso di cori razzisti, la decisione della Uefa d'ora in poi è di fermare le partite per dieci minuti, e di sospenderle definitivamente nel caso i cori continuino nonostante gli annunci”: lo ha dichiarato il presidente della Uefa Michel Platini, intervenuto questa mattina al Campidoglio alla cerimonia di consegna della Champions League al sindaco di Roma Gianni Alemanno.

“La Figc si è presa le sue responsabilità”, ha commentato ancora Platini in riferimento alla ferma condanna da parte del presidente federale Abete in relazione ai cori razzisti nei confronti del giocatore interista Balotelli, nel corso della gara Juventus-Inter di sabato scorso.
Proprio in seguito a questo episodio, il presidente della Figc aveva convocato ieri pomeriggio una conferenza stampa per comunicare le decisioni della Federcalcio. Abete ha ribadito anche questa mattina, parlando con i giornalisti in Campidoglio, che la Figc è sempre in prima linea nella lotta alla violenza: “Al di là dell'episodio di sabato che determina una ferma condanna da parte nostra – ha dichiarato il presidente - dobbiamo avere ben presente che al momento non esiste una normativa né della Fifa, nè della Uefa che preveda la sospensione delle partite per episodi di questo genere. C'è una linea di indirizzo politico dei presidenti Blatter e Platini di forte contrasto, ma è una cosa diversa. Il regolamento italiano, invece, è già più avanti”.
Dopo aver ricordato che l'articolo 62 delle Noif prevede che spetta al responsabile dell'ordine pubblico decidere di sospendere la partita in caso di striscioni discriminatori, Abete si è impegnato a portare l’argomento sul tavolo del prossimo Consiglio federale: “Faremo una riflessione in occasione del consiglio federale del 5 maggio per discutere come rafforzare il quadro normativo vigente, anche se già adesso va al di là rispetto alle normative di Fifa e Uefa. Si può creare un maggiore livello di responsabilizzazione per chi crea situazioni inaccettabili, come gli striscioni e i cori. Comunque, siccome in un evento come una partita di calcio devono prevalere le ragioni dell'ordine pubblico, non può essere un arbitro a prendere una decisione se non c'è la condivisione del responsabili dell'ordine pubblico”. E’ una tesi che anche questa mattina ha trovato in piena sintonia il presidente della Uefa Platini, convinto che certe situazioni non possono essere valutate dal direttore di gara.