NUOVO INTERVENTO DEL TAR, MA FIGC LEGA, ASCOLI E AIA SI OPPONGONO
lunedì 23 aprile 2007
Nonostante un nuovo intervento del Tar di Catania (che ha nominato un secondo commissario ad acta per imporre la disputa di Catania-Ascoli mercoledì 25), la gara di serie A che in questi giorni è al centro delle polemiche non potrà essere giocata nelle prossime 48 ore. FIGC e Lega nazionale professionisti sono impegnate in una ferma difesa dell'autonomia dell'ordinamento sportivo e dell'indipendenza degli Organi di giustizia che com'è noto -in seguito agli episodi di violenza in cui ha perso la vita l'ispettore di polizia Raciti- hanno stabilito che fino al 30 giugno le gare interne del Catania si giochino in campo neutro e a porte chiuse. Venerdì scorso, il commissario ad acta Modica aveva firmato un provvedimento con il quale la gara veniva fissata per il 2 maggio prossimo sul neutro di Modena,con l'intesa delle due società. Ma il Tar di Catania ha ritenuto di "superare" il primo commissario ad acta nominandone un secondo nella persona del dirigente della polizia di Stato Barroso, con il mandato a far disputare la partita non oltre il 25 aprile. Una prima reazione è arrivata dall'Ascoli: in un fax indirizzato alla LNP,la società conferma l'impossibilità a giocare il 25 avendo messo in libertà i giocatori e programmato la ripresa degli allenamenti per il turno di campionato di domenica 29; analoga difficoltà è stata segnalata dall'AIA per la designazione ad horas della quaterna arbitrale. Il presidente della FIGC Abete (che in mattinata ha ricevuto il presidente del Catania Pulvirenti) segue con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda,anche in attesa del pronunciamento del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo presso il quale la Federcalcio ha presentato ricorso contro le decisioni del Tar di Catania.
Foto di Maurizio Pittiglio