Arbitri

Nicchi coordinatore con Braschi designatore della A e Rosetti della B

giovedì 8 luglio 2010

Nicchi coordinatore con Braschi designatore della A e Rosetti della B

Roberto Rosetti chiude la carriera da arbitro diventa designatore della CAN di serie B; in serie A promosso il pratese Stefano Braschi, che fino all'anno scorso ricopriva lo stesso incarico in Lega Pro; Stefano Farina si occuperà di scegliere gli arbitri della Lega Pro, Tarcisio Serena della Can D, Massimo Cumbo della Can 5, mentre alla C.A.I. è stato confermato Carlo Pacifici. Sono questi i nomi dei vicecommissari per la stagione 2010/11, indicati dal Comitato nazionale dell'Associazione italiana arbitri riunitosi oggi a Roma. Completa il quadro il nome di Marcello Nicchi che, già presidente dell'Aia, è il nuovo coordinatore delle designazioni arbitrali di serie A e B.

“Coordinatore e non designatore, che è una cosa ben diversa”: con queste parole, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei nuovi organi tecnici nazionali che si è svolta oggi nella sala del Consiglio federale della Figc, il presidente dell’Aia Nicchi ha voluto sottolineare quale sarà il suo ruolo nell’ambito della costituzione delle due Can, una per la A e l’altra per la B. “Gli organi tecnici – ha continuato Nicchi – lavoreranno in piena autonomia, il presidente dell’Aia ha l’onere e il dovere di sorvegliare su tutto. In questo momento di innovazione storica dovrà stare più vicino a queste due nuove categorie, veglierò affinchè il sistema vada a regime nel migliore dei modi. Sarò il garante di tutti: al momento delle designazioni, il presidente ratificherà oppure, se necessario, modificherà. L’ultima parola, ove ce ne fosse bisogno, sarà la mia”.
Da Nicchi, dopo un ringraziamento a Collina (“per la strada che ha tracciato e il lavoro che ha svolto”), un messaggio alle Leghe: “Ora avete i vostri arbitri e dirigenti, sappiate proteggerli. Noi offriamo un servizio al calcio, senza dimenticare che nel servizio può essere compreso l'errore”.

LA SCELTA DI ROSETTI - “Onestamente l’errore in Argentina-Messico al mondiale in Sudafrica non ha influito sulla mia decisione. Ho avuto una carriera esaltante, iniziata a 16 anni e a settembre ne compirò 43. È stata una stagione della mia vita indimenticabile con 13 stagioni in Serie A, due mondiali, un Europeo, tre semifinali di Champions. Tutte le cose belle hanno un arco, credo di lasciare proprio all’apice di questo arco. In serie A ci sono ottimi arbitri, è giusto lasciare il passo. In questo momento sono molto contento di aver fatto questa scelta, fa parte del mio modo di vedere lo sport: la proposta che mi è stata fatta mi ha subito coinvolto”.
Il direttore di gara, che ha rappresentato gli arbitri italiani al mondiale sudafricano, ha poi parlato della partita tra Argentina e Messico e dell’errore di valutazione sul gol convalidato a Tevez nonostante fosse in fuorigioco. «Negli ultimi due anni ho pensato molto al mondiale, direi ogni giorno: c’era una considerazione della nostra terna molto alta all’interno del Campionato del Mondo. In campo c’è stata una valutazione sbagliata, ma noi siamo una squadra e l’errore è di tutti. Dopo il gol non c’è stata nessuna protesta, poi forse le immagini nel maxi-schermo sono state viste dai giocatori e c’è stata quindi l’aggressione tra virgolette dei giocatori del Messico all’assistente. Da parte mia -spiega- c’è stato poi un sincerarsi della situazione tecnica di quanto avvenuto, e quindi la rete è stata convalidata”.

Nella foto da destra: Farina (CAN Pro), Pacifici (C.A.I.), Braschi (CAN A), Pisacreta (vice presidente AIA), Nicchi (presidente AIA), il presidente della Figc Abete, Rosetti (CAN B), Serena (CAN D), Trentalange (responsabile settore tecnico AIA), Cumbo (CAN 5).