Attualità

Lotta alle combine: Di Martino e Palazzi alla riunione Uefa a Nyon

mercoledì 30 aprile 2014

Lotta alle combine: Di Martino e Palazzi alla riunione Uefa a Nyon

Anche il Procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino e il Procuratore Federale della Figc Stefano Palazzi hanno partecipato a Nyon alla riunione inaugurale del gruppo di lavoro della Uefa sul calcio scommesse. Il presidente della Uefa Michel Platini ha invocato la massima collaborazione tra autorità calcistiche, autorità nazionali e forze dell'ordine nella lotta contro le combine, ribadendo che gli organi sportivi non possono essere lasciati soli in questa difficile battaglia: “Le partite truccate – ha sottolineato Platini - non sono una fantasia. Sono una realtà, triste e seria. Dal momento della mia elezione nel 2007, non ho mai smesso di chiedere aiuto nella lotta contro questo pericolo. Per molto tempo, ho avuto l'impressione di urlare nel deserto. Oggi, finalmente, ho l'impressione di essere sentito e forse persino ascoltato. La Uefa e le federazioni affiliate – ha aggiunto il numero uno del calcio europeo - sono consapevoli che le autorità calcistiche non possiedono gli strumenti per contrastare tale problema. Stiamo facendo il massimo, credetemi, ma i nostri poteri e le nostre prerogative sono limitati, in quanto non siamo né giudici, né pubblici ministeri e neppure ufficiali di polizia”.
Al presidente della Uefa, al Segretario Generale Gianni Infantino e ai funzionari per la disciplina e l'integrità si sono aggiunti presso la Casa del Calcio Europeo i pubblici ministeri dello stato e delle federazioni, i funzionari di polizia e di prevenzione del crimine, nonché gli esperti di scommesse provenienti da numerosi paesi europei. La lotta al match fixing è da sempre una delle priorità  della Federcalcio, che collabora costantemente alle attività della UISS (Unità Informativa sulle Scommesse Sportive del Ministero dell’Interno) e che, insieme alle Leghe professionistiche e alle componenti tecniche, ha avviato tra l'altro programmi di formazione ed educazione con tutte le Nazionali giovanili, i club e gli arbitri per sensibilizzare sulla conoscenza e sui rischi della corruzione e delle scommesse illecite. 
 “Le sfide sono tante. Il fenomeno del match-fixing è complesso perché non ha uno schema rigido – ha spiegato il pubblico ministero italiano Roberto Di Martino - Sono tante situazioni articolate che bisogna combattere, e con iniziative di questo genere si cerca di trovare un filo comune, soprattutto nell’ambito di questa collaborazione, tra autorità giudiziarie e la Uefa”.
Durante la riunione è stato illustrato il sofisticato sistema di individuazione di scommesse illegali, che monitora ogni anno oltre 30.000 partite tra competizioni Uefa e competizioni nazionali alla ricerca di scommesse illecite, nonché la creazione di una rete di funzionari per l'integrità in ciascuna federazione, per svolgere il ruolo di ufficiale di collegamento per agevolare la cooperazione tra le autorità calcistiche e forze dell'ordine statali.