Leggiuno celebra Gigi Riva: una giornata di ricordi ed emozioni nel segno di 'Rombo di Tuono'. Gravina: "Vogliamo tramandare la sua memoria ai giovani"
Il paese sul Lago Maggiore, tra passato, presente e futuro, ha reso omaggio al leggendario numero 11 azzurro celebrando l'uomo e il campione che ha fatto sognare l'Italia. Nel pomeriggio l'allenamento della Nazionale Under 18 e in campo 120 bambini delle scuole calcio locali guidati dai tecnici SGSsabato 16 novembre 2024
C'è un piccolo angolo d'Italia, adagiato sulle rive del Lago Maggiore, dove il tempo sembra essersi fermato. A Leggiuno, oggi, la memoria di Gigi Riva ha ripreso vita, non come un nostalgico ritratto in bianco e nero, ma come un arcobaleno di emozioni, racconti e sogni che continuano a ispirare.
"La FIGC e l'intero calcio italiano sono grati a Gigi Riva - le parole del presidente Gabriele Gravina, presente all'evento insieme al capo delegazione della Nazionale A, Gianluigi Buffon -. È stato un calciatore straordinario, che ha fatto innamorare milioni di tifosi azzurri (è ancora suo il record di gol in Nazionale, ben 35 reti, ndr), ma soprattutto è stato un esempio per il suo orgoglio e la sua fedeltà. 'Per sempre Gigi Riva' non è un semplice slogan, piuttosto è la missione, l'impegno che mi sento di assumere a nome della Federazione e del Club Italia per tramandare la sua memoria ai giovani".
La giornata è iniziata nella Sala Consiliare del Comune, alla presenza del sindaco Giovanni Parmigiani, dove il passato e il presente si sono stretti la mano. Nicola Riva, figlio di Gigi, ha raccontato di un uomo prima ancora che di un campione, mentre Giancarlo Antognoni, campione del mondo '82 e per l'occasione capo delegazione della Nazionale Under 18, ha ricordato con commozione il campione azzurro. Tra i presenti, i ragazzi dell'ASD Leggiuno, che hanno ascoltato in silenzio, assorbendo storie che hanno il sapore di un calcio che oggi sembra distante, ma che vive in ogni campo, in ogni pallone calciato con il cuore. Dopo un conviviale pranzo all'Oratorio di Leggiuno, il paese si è trasformato in un museo a cielo aperto. Una passeggiata simbolica ha portato i presenti attraverso i luoghi che hanno visto nascere il mito: la Chiesa Parrocchiale, il vecchio campetto da calcio e la casa che ha custodito i sogni di un bambino destinato a diventare una leggenda.
La vera magia, però, è arrivata nel pomeriggio, quando la Nazionale Under 18 del tecnico Daniele Franceschini ha calcato il campo dell'ASD Leggiuno. Per gli Azzurrini, allenarsi sotto lo sguardo attento dei ragazzi della zona è stato un momento che porteranno per sempre nel cuore, un ponte tra generazioni unito da un pallone. Poco dopo, quando i 120 bambini delle scuole calcio locali sono scesi in campo, guidati dai tecnici del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, il ricordo di 'Rombo di Tuono', come lo soprannominò Gianni Brera, ha trovato il suo futuro: in ogni sorriso, in ogni rincorsa, in ogni tiro, c'era un frammento dello spirito che lo ha reso immortale.
Oggi, a Leggiuno, non si è solamente celebrato il ricordo di Gigi Riva, ma si è celebrato il calcio, quello vero, quello che nasce nei campetti di periferia e si nutre di passione, oltre all'umanità di un uomo che ha incarnato il sogno di un'intera nazione. E mentre il Sole tramontava sul Lago Maggiore, a tutti è stato chiaro che 'Rombo di Tuono' vive ancora, sia nei cuori di chi lo ha conosciuto che negli di chi, oggi, ha scoperto la grandezza di una leggenda.