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Lectio magistralis del Dg Uva al convegno su ‘Sport e capitale umano’

lunedì 9 maggio 2016

Lectio magistralis del Dg Uva al convegno su ‘Sport e capitale umano’

Si è tenuto oggi presso l’Aula Marinozzi’ dell’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’ il terzo convegno del ciclo di incontri ‘Dialoghi sulla Sostenibilità Roma 2016’, voluto dalla Conferenza dei Rettori delle Università del Lazio per accompagnare il Giubileo della Misericordia.

Al convegno, dedicato a ‘Sport e capitale umano’, è intervenuto anche il Direttore Generale della FIGC Michele Uva con una Lectio Magistralis dal titolo ‘Lo sport come capitale e risorsa per la società’.
 
Nel suo intervento il Dg ha spiegato che, tra i compiti che lo sport dovrebbe assolvere, rientrano l’allargamento della base dei praticanti, anche attraverso la diffusione dell’attività fisica nelle scuole, la realizzazione di nuovi impianti e la ricerca di buoni risultati agonistici, volta a motivare maggiormente i giovani. Uva ha poi ricordato come lo sport abbia ciclicamente contribuito alla rinascita del nostro Paese nei momenti di difficoltà, passando dai successi nel ciclismo di Coppi e Bartali alle vittorie del Grande Torino nel secondo dopoguerra.
 
“Bisogna essere convinti che lo sport non sia un costo ma un fattore di sviluppo – ha rimarcato nella Lectio Magistralis il Direttore Generale – sia nelle componenti materiali che immateriali, un fondamentale volano e fattore di crescita economica ed occupazionale. Lo sport costituisce un investimento, i cui frutti si ritrovano con il tempo nello stato di salute della popolazione, nell’etica pubblica e individuale, nella psicologia sociale, nella stimolazione di tante attività economiche connesse tra di loro e dunque nel processo di sviluppo del Paese. Lo sport è soprattutto un fattore fortemente educativo, ma questa inclinazione naturale va coltivata con la formazione, con l’educazione, con buoni ordinamenti, con la trasparenza e la lealtà della stessa organizzazione sportiva e dei suoi leader. Lo sport non è più solo uno svago, è parte integrante di una società viva, civile, rispettata ed evoluta”.