Attualità

La Top 11 dell’AIC sfila al “Gran galà” insieme a Farina e Pisacane

martedì 24 gennaio 2012

La Top 11 dell’AIC sfila al “Gran galà” insieme a Farina e Pisacane

I calciatori che hanno dominato nel proprio ruolo la stagione 2010-11, la Top 11 che tutti sognerebbero, insieme a quelli che con il proprio esempio hanno lasciato un segno importante fuori dal campo, gli allenatori protagonisti, il dirigente più meritevole e l’arbitro più bravo: ieri sera al Teatro dal Verme di Milano hanno sfilato, uno dopo l’altro, i protagonisti della scorsa stagione nella prima edizione del “Gran Galà del Calcio Aic”, l’evento – happening promosso dalla Associazione Italiana Calciatori, trasmesso in diretta da Sportitalia.
La giuria, composta da allenatori, arbitri, giornalisti, calciatori in attività e non (circa 500 i votanti) ha sancito quella che probabilmente è la squadra dei sogni dei tifosi italiani: tra i pali Handanovic, in difesa Maggio, Thiago Silva, Nesta/Ranocchia (ex aequo), Armero, a centrocampo Hamsik, Boateng e Marchisio/Thiago Motta (altro ex aequo), poi l’attacco pirotecnico con Di Natale, Cavani e Ibrahimovic. Undici campioni (e ben cinque nel “giro azzurro”), accolti sul palco dai conduttori Michele Criscitiello, Alessia Ventura e Dan Peterson, insieme a tanti altri protagonisti: Massimiliano Allegri premiato come “allenatore dell’anno”; Nicola Rizzoli “arbitro dell’anno”; Stephan El Shaarawy “miglior giocatore della Serie B”; Fabio Capello al quale è andato il “premio della critica” e Giampaolo Pozzo quale presidente della società di Serie A (Udinese) che più si è distinta nella passata stagione. Un “premio alla carriera” è andato a Alessandro Del Piero e Fabio Cannavaro.
Dopo la sfilata dei campioni, la scaletta si è chiusa con la miglior conclusione possibile: il premio a Simone Farina e Fabio Pisacane, che con le loro denunce hanno permesso di aprire fronti importanti nel contrasto alle scommesse illegali nel calcio italiano, simboli di una categoria intera che non vuole piegarsi alla corruzione.
All’evento, che segue la tradizione degli scorsi anni (quando era denominato “Oscar del Calcio”), era presente il vertice dello sport e del calcio italiani: il Presidente del Coni Giovanni Petrucci, il Presidente della Figc Giancarlo Abete, il Presidente dell’Aic Damiano Tommasi insieme a tutti i dirigenti dell’Associazione ed al presidente della Fifpro Leonardo Grosso, il vicepresidente vicario Figc e Presidente Lnd Carlo Tavecchio, i vicepresidenti Figc Mario Macalli (Presidente Lega Pro) e Demetrio Albertini, il Presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta, quello della Lega di B Andrea Abodi, quello dell’Associazione Allenatori Renzo Ulivieri, quello dell’AIA Marcello Nicchi insieme al designatore della Can A Stefano Braschi. Abete, salito sul palco all’inizio della cerimonia con Petrucci, ha voluto ringraziare gli organizzatori per “una bella festa che ci riconcilia col calcio”, invitando tutti a “salvaguardare questo sport e tenere lontano chi gli fa male".