La Nazionale in campo con Save The Children a sostegno della campagna Every One
domenica 11 ottobre 2015
In occasione della gara Italia-Norvegia, in programma martedì sera allo Stadio Olimpico di Roma, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, per il sesto anno consecutivo, scenderà in campo con Save the Children per sostenere la campagna ‘Every One’, volta a fermare la silenziosa morte di quasi 6 milioni di bambini - fra cui 1 milione di neonati - che ogni anno perdono la vita prima di aver compiuto 5 anni per malattie prevenibili e curabili, come la malaria, la polmonite, il morbillo, la dissenteria o le complicazioni neo-natali. Quasi uno ogni 5 secondi. Eppure, per fermare la mortalità infantile esistono semplici soluzioni a basso costo come una terapia antibiotica, un vaccino o una zanzariera.
Per l’intera durata della campagna, fino al 1° novembre, sarà possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45505 dai cellulari e chiamando da rete fissa, oppure contribuire con 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa. I fondi raccolti in Italia saranno destinati alla realizzazione di progetti in 5 paesi: Etiopia, Mozambico, Malawi, Egitto e Nepal.
Simbolo della campagna ‘Every One’, è il Palloncino Rosso che rappresenta la vita di un bambino, una vita che bisogna trattenere e non lasciar andare via. Il sostegno della FIGC vuole essere la testimonianza di come il mondo dello sport e i suoi valori costituiscano un efficace volano per sensibilizzare il grande pubblico sulla necessità di intervenire con soluzioni concrete e a basso costo - vaccini, zanzariere, antibiotici, alimenti terapeutici - ed arrestare definitivamente questo drammatico fenomeno.
Lanciata nel 2009, la campagna ‘Every One’ di Save the Children, anche grazie al sostegno della Nazionale Italiana di Calcio, ha finora raggiunto, con i suoi interventi in 40 paesi del mondo, 39 milioni di bambini sotto i cinque anni, con programmi di nutrizione, e 95 milioni di mamme e bambini con interventi di salute materna, neonatale e infantile, formando quasi 500.000 operatori sanitari. Grazie ai programmi realizzati si è potuta salvare la vita di milioni di bambini e donne in età riproduttiva: tanto è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare.