Attualità

La lotta al razzismo nell’incontro promosso dalla Figc con club di A e B

mercoledì 13 aprile 2011

La lotta al razzismo nell’incontro promosso dalla Figc con club di A e B

La lotta al razzismo e a qualsiasi forma di discriminazione è stato il tema al centro dell’incontro organizzato dalla FIGC con le società di Serie A e B, che si è svolto ieri a Milano. Una giornata di studio, formazione ed approfondimento sulle strategie e i progetti da attivare per veicolare attraverso il calcio i valori della solidarietà, integrazione, partecipazione, accoglienza e combattere gli episodi di razzismo che a volte si verificano negli stadi.

L’incontro, che rientra tra gli adempimenti previsti dal sistema delle Licenze Nazionali - Criteri Sportivi e Organizzativi per le società professionistiche, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle 42 società di Serie A e B, che hanno seguito i lavori con attenzione e partecipazione.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha pianificato la giornata mettendo a disposizione delle società l’esperienza di FARE – Football Against Racism in Europe – la rete internazionale che riunisce organizzazioni in circa 40 Paesi europei e che da anni lavora con la FIFA e la UEFA per la promozione della lotta al razzismo in tutte le sue forme e per sensibilizzare lo scambio di buone pratiche tra tutti gli attori del sistema calcistico.

I lavori si sono svolti in due sessioni: la prima parte, a cura di Mauro Valeri, Sociologo e rappresentante dell’UNAR-l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ripercorso la storia del razzismo e antirazzismo in Italia, con un approfondimento sugli episodi delle ultime stagioni sportive; nella seconda parte, curata da Carlo Balestri e Chiara Stinghi, responsabili della rete italiana FARE, è stata offerta alle società la possibilità di confrontare le proprie esperienze di progetti di antirazzismo con i principali esempi nazionali e internazionali, al fine di favorire uno scambio sulle pratiche e i progetti più comuni quali, ad esempio, le campagne mediatiche, la presenza di un testimonial, l’impegno con i tifosi, i lavori di promozione ed educazione nelle scuole. Per tutti un obiettivo comune: rafforzare i piani di azione contro la discriminazione per costruire una cultura antirazzista dentro e fuori gli stadi.
La FIGC era rappresentata  da Giovanni Spitaleri, Coordinatore Nazionale dei Delegati per la Sicurezza e Segretario della Commissione Criteri Sportivi ed Organizzativi; per la Lega di Serie A erano presenti Fabio Santoro e Manuela Bertona, per la Serie B il direttore generale Paolo Bedin.

La FIGC ha già programmato un secondo incontro sul tema, riservato stavolta alle 85 società di Lega Pro, che si terrà presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano il prossimo 26 aprile.