Attualità

La FIGC intitola ad Antonio Ghirelli il Premio Letteratura del calcio

lunedì 2 aprile 2012

La FIGC intitola ad Antonio Ghirelli il Premio Letteratura del calcio

La Federcalcio ha deciso di rendere omaggio alla memoria di Antonio Ghirelli intitolandogli il Premio Nazionale di Letteratura nel Calcio istituito nei mesi scorsi e che sarà assegnato dopo il verdetto della giuria presieduta da Paolo Garimberti, presidente della RAI.
Sono oltre 70 le opere in concorso suddivise nelle quattro sezioni del Premio promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio : saggistica e narrativa ; economia e management; tecnica e studi specializzati; fotografia.
“Promuovere e diffondere la cultura dello sport fondata su valori sani e principi costruttivi”  -secondo l’ispirazione  riassunta nel bando di partecipazione- sono gli obiettivi del Concorso letterario e richiamano nel modo migliore l’impegno professionale di Antonio Ghirelli che nella sua lunga carriera di scrittore e giornalista ha amato e onorato lo sport italiano.
“Con Antonio Ghirelli scompare un uomo di profonda cultura, di grande passione e impegno, che ha amato e onorato lo sport italiano non solo con racconti straordinari, di successi e delusioni, ma indirizzando e spingendo sempre il movimento sportivo a preservare e rafforzare valori, speranze di riscatto, obiettivi profondi e duraturi”: appresa la notizia della scomparsa, con queste parole di stima e di riconoscenza, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha voluto ricordare la figura dell’uomo e del giornalista.
Illustre scrittore e capoufficio stampa del Quirinale ai tempi del Presidente Sandro Pertini, Antonio Ghirelli ha ricoperto nella sua lunga e brillante carriera una serie di incarichi importanti.
Portavoce dei governi Craxi negli anni ottanta, impegnato politicamente, iniziò a Milano collaborando “L'Unità” e “Milano Sera”, poi con “Paese Sera” e “La Gazzetta dello Sport”.
Quindi venne chiamato a dirigere “Tuttosport”, collaborò con varie testate (Sud, Nord e Sud, Il Politecnico) e divenne capo redattore di “Repubblica d'Italia”. Scrisse in seguito per “l'Avanti!”, il “Corriere della Sera”, “Il Mondo” e fu direttore de “Il Globo”. Dal 1966 al 1977 fu alla direzione del “Corriere dello Sport” e nel 1986 divenne direttore Tg2.
Una camera ardente sarà allestita martedì 3 aprile dalle 16.30 alle 19.30 presso la sede nazionale della Federazione Stampa Italiana .