Attualità

La Figc festeggia i 90 anni di un campione, l’ex azzurro Amedeo Amadei

lunedì 25 luglio 2011

La Figc festeggia i 90 anni di un campione, l’ex azzurro Amedeo Amadei

Anche la Federazione, insieme a tutto il mondo dello sport, festeggia i novanta anni di un grande campione, Amedeo Amadei, ex azzurro e uomo simbolo della Roma che trascinò, con i suoi gol, alla vittoria del primo scudetto nel 1942. Con un telegramma inviato a nome di tutta la Figc, il presidente Abete ha voluto ricordare un giocatore di grandissima tecnica, specialista nelle punizioni, che ha scritto pagine importanti della storia del calcio e rivolto gli auguri ad un uomo che ancora oggi viene ricordato con grande affetto e stima da tutti gli sportivi.
Domani Amadei festeggia il suo compleanno, uno splendido traguardo costellato da tante vittorie conquistate nel corso della sua lunga carriera. Nato a Frascati e soprannominato “il Fornaretto” per le sue origini (era figlio di fornai e lui, per aiutare la famiglia, distribuiva il pane ai negozi della zona), è stato uno dei più grandi bomber della storia della Roma. Prima di Falcao e Totti, è stato lui ad essere chiamato l’”ottavo re di Roma” dai tifosi giallorossi. Entrò a far parte del gruppo della Nazionale alla fine degli anni ’40, quando indossò la maglia dell’Inter. Il suo debutto in azzurro porta la data del 27 marzo 1949, in Spagna-Italia 1-3, nella partita in cui Amadei segnò anche il suo primo gol, una delle ultime gare disputate dai giocatori del Torino deceduti il 4 maggio dello stesso anno a Superga. Nel 1950 prese parte ai Mondiali e in azzurro rimase fino al 1953, segnando sette reti nelle 13 gare disputate.
Ancora oggi detiene un record personale: è stato il giocatore più giovane che abbia mai esordito nel campionato italiano a girone unico ed il più giovane giocatore di sempre ad aver segnato in Serie A. Amadei, infatti, fece il suo debutto in serie A non ancora sedicenne contro la Fiorentina e nella Roma, dopo essere stato prestato all’Atalanta per due anni, divenne titolare inamovibile a 19 anni.
Viene ricordato come uno dei più grandi cannonieri italiani di tutti i tempi, essendo il dodicesimo marcatore di sempre della Serie A con 174 reti in 423 partite, media di 0,41 gol a partita, nonché uno dei due calciatori (l'altro è Silvio Piola) ad aver realizzato almeno 40 reti in Serie A con tre differenti squadre.
Ha chiuso la sua carriera di giocatore nel 1956 con la maglia del Napoli e nello stesso anno, per volere del presidente Achille Lauro, iniziò in questa città ha esperienza da allenatore che durò fino al 1961.