Consiglio Federale

L’Ancona in serie B e 20 club di Lega Pro non ammessi ai campionati

venerdì 16 luglio 2010

L’Ancona in serie B e 20 club di Lega Pro non ammessi ai campionati

Sei società professionistiche sono state escluse dai campionati: l’Ancona di serie B, il Figline in Prima divisione, Potenza, Legnano, Pro Vercelli e Sangiustese in Seconda divisione. Lo ha deciso il Consiglio federale, riunito oggi a Roma, dopo aver esaminato i risultati delle verifiche e degli accertamenti svolti da Covisoc. A queste società si aggiungono i 15 club già bocciati (8 non iscritti e 7 che non hanno presentato ricorso alla prima bocciatura della Covisoc): in Prima divisione Arezzo, Marcianise, Rimini, Mantova, Gallipoli, Perugia; in Seconda divisione Manfredonia, Olbia, Cassino, Pro Vasto, Alghero, Itala San Marco, Monopoli, Pescina, Scafatese. Sono dunque in totale 21 le società non ammesse ai campionati 2010/2011. Hanno ricevuto invece la concessione delle licenze nazionali: l'Ascoli e il Portogruaro in serie B; Cavese, Cremonese, Foggia, Gubbio, Salernitana, Spal, Triestina e Viareggio per la Prima divisione della Lega Pro; Chieti, Crociati Noceto, Fondi, Gavorrano, Milazzo, Montichiari, Paganese, Prato, Rodengo, Sangiovannese e Villacidrese per la Seconda divisione.
Molti gli argomenti affrontati nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio. Sul blocco dei ripescaggi, Abete ha dichiarato che “c’è già l'impegno di partire dall'anno prossimo, però c'è anche la necessità assoluta di modificare il format dei campionati. La volontà assoluta di bloccare i ripescaggi dall'anno 2011/2012 c'è ma non è sufficiente - ha spiegato il presidente federale - perchè non risolverebbe il problema strutturale del rapporto tra il numero delle società e la potenzialità del sistema professionistico italiano. Quest’anno, come prassi, per i ripescaggi attenderemo i pronunciamenti del Tar (primi di agosto) anche se dal punto di vista operativo ci basterebbe aspettare la conclusione dell'iter presso l'Alta Corte di giustizia sportiva del Coni”.
In Consiglio, Abete ha riassunto l’attività svolta dalla Federcalcio negli ultimi giorni e ha riferito tra l’altro della decisione della Lega di Serie A di non partecipare alla riunione odierna. Analoga comunicazione ha riguardato l’assenza del rappresentante della Lega di Serie B. Il presidente ha quindi informato il Consiglio sullo scambio di lettere e di comunicazioni avute negli ultimi giorni con il presidente della Lega di Serie A Beretta in merito ai problemi degli extracomunitari e poi sulle tematiche relative all’Accordo collettivo, allo Statuto, al Club Italia, alla situazione economico-finanziaria delle società che appartengono all’area professionistica. Nel corso della conferenza stampa, in merito alla decisione di ridurre gli extracomunitari da 2 a 1, Abete è stato esplicito: “Non si torna indietro. Capisco le delusioni e le critiche della Lega di A, fa parte dei ruoli differenti. Ma la decisione che abbiamo preso in sede di Consiglio rientra nel quadro normativo della legge Bossi-Fini e in sintonia con le linee di politica sportiva dettate dal Coni negli ultimi anni”.