Bertolini e Nicolato al convegno “Il futuro del calcio: passione azzurra”
La ct: “La nostra forza è che giochiamo tutte per un obiettivo comune”. Nicolato: “Fondamentale scegliere prima la persona del giocatore”venerdì 27 settembre 2019
“Il futuro del calcio: passione azzurra” è il titolo del convegno – che si è svolto a “Milano CalcioCity”, l’evento dedicato alla cultura e al gioco del calcio in programma da oggi a lunedì alla Triennale di Milano – al quale hanno partecipato la Commissaria tecnica della Nazionale Femminile Milena Bertolini e il tecnico della Nazionale Under 21 Paolo Nicolato, presenti anche le due squadre femminili di Milano, Inter e Milan Women.
Partendo dall’esperienza vissuta in estate al Mondiale di Francia, la ct ha parlato anche del futuro del calcio femminile. “Il Mondiale è stata un’avventura fantastica – sottolinea Bertolini - esaltante ed importante. Le ragazze sono andate oltre le loro possibilità, arrivare tra le prime 8 al mondo è stato qualcosa di straordinario, hanno emozionato le persone e fatto conoscere a tutti la passione che hanno per il calcio. Volevamo fortemente andare al mondiale, raggiungere a tutti i costi questo obiettivo, coprendo il gap con le altre nazionali partendo dalle potenzialità delle nostre ragazze”.
La prossima settimana la Nazionale Femminile riprenderà il suo cammino nelle qualificazioni europee. “Se parliamo di atteggiamento in campo, ciò che cerco è il mettersi al servizio del gruppo a dispetto delle qualità individuali. Bisogna lavorare e aiutare la squadra. La forza di questa nazionale è proprio questo: tutte insieme giocano per obiettivo comune”.
E sul futuro: “Lo vedo positivo, ero fiduciosa prima del Mondiale, figuriamoci adesso. Va detto però che la mia è una fiducia vigile: si è creato interesse, ora questo patrimonio bisogna valorizzarlo. Il calcio femminile va sostenuto e non dato per scontato ciò che abbiamo fatto”.
Per Nicolato, che ha fatto il suo esordio sulla panchina dell’Under 21 il 6 settembre a Catania nell’amichevole cinta contro la Moldavia, “l'approccio è stato facile. Abbiamo semplicemente inserito alcuni giocatori all'interno di un blocco che mi porto dietro dalla nazionale che ha disputato il mondiale e l’Europeo Under 19. Sono state due bellissime esperienze, circondate da un clima di entusiasmo”.
Da anni Nicolato lavora con i giovani: “Non ho mai avuto problemi bel dover motivare i miei giocatori, li conosco da tanto tempo, sono diventati grandi insieme a me, personalmente ritengo fondamentale scegliere prima le persone - e quindi la personalità - a dispetto del giocatore. Il futuro del calcio femminile lo vedo meno complicato del nostro. Mi preoccupa non vedere un processo di miglioramento dello sport dalla base, dobbiamo metterci a lavorare per migliorare questo aspetto, partendo dalle scuole aprendo concetti, spazi e valori sportivi e combattere problematiche come razzismo e violenza”.