Inchiesta 2006, la Procura federale archivia per prescrizione
martedì 5 luglio 2011
Via libera al secondo extracomunitario in serie A e ad un “pacchetto” di interventi e di misure normative a tutela dei vivai e per la valorizzazione dei giovani: queste le decisioni più importanti adottate nella riunione odierna del Consiglio federale.
Su richiesta della Lega di A, è stata approvata una norma per la stagione
sportiva 2011/12 che consentirà la sostituzione di due extracomunitari per le società di Serie A (uno in caso di scadenza di contratto e l’altro in caso di cessione all’estero). “Il Consiglio ha deliberato all'unanimità su un problema strategico per il calcio italiano, limitando peraltro le fattispecie relative alla sostituibilità dei calciatori con primo contratto da professionisti”: questo il commento del presidente della Figc Giancarlo Abete nel corso della conferenza stampa.
“E' una norma in linea con quella del 2009 e 2010 – ha aggiunto il numero uno della Federazione - ma con dei correttivi: si è voluto evitare che giovani di serie che diventano professionisti vengano utilizzati per la sostituzione di un extracomunitario. E' una norma di garanzia. Siamo rimasti all'interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60”.
La seduta del Consiglio federale (“una giornata molto positiva, che mi rende fiducioso per il futuro considerato che tutto è stato approvato all’unanimità”, ha sottolineato Abete ) è stata in gran parte dedicata ai temi che riguardano il rilancio dei vivai nazionali e la valorizzazione della scuola calcistica italiana anche in relazione alle norme sul tesseramento dei calciatori extracomunitari.
Attraverso quattro diversi punti all’ordine del giorno, il presidente Abete ha portato all’attenzione del Consiglio un intero “pacchetto” di interventi e di misure normative che concretizza l’obiettivo annunciato nei mesi scorsi – condiviso anche con il Settore Giovanile e Scolastico, il Settore Tecnico e il Club Italia - di favorire la maturazione tecnica dei giovani calciatori e di incrementare l’interesse e la competitività dei campionati giovanili a livello professionistico, in una prospettiva di crescita del numero e della qualità dei calciatori selezionabili per le Squadre Nazionali.
Il Consiglio ha approvato: 1) la modifica dell’art. 58 delle NOIF, (“Attività giovanile e minore delle Leghe”) (clicca qui); 2) la modifica dell’art. 40 delle NOIF con la quale si dispone che le norme in materia di tesseramento per società professionistiche di calciatori cittadini di Paesi non aderenti all’Unione Europea sono emanate annualmente dal Consiglio Federale; 3) il varo di un progetto, finanziato dalla Figc, di monitoraggio e verifica dell’attività delle scuole calcio, una sorta di “marchio di qualità”, per far crescere il livello di addestramento e di istruzione dei ragazzi, in base alle linee-guida individuate dal Settore Giovanile e Scolastico e dal Settore Tecnico per quanto riguarda la formazione degli allenatori per giovani calciatori.
Approvata anche la Norma sulla promozione e incentivazione dei giovani calciatori “locali” per il Campionato della Serie A secondo le direttive della UEFA.
Nel corso della conferenza stampa sono stati toccati vari argomenti, tra i quali anche quello relativo all’archiviazione dell’inchiesta 2006, di cui una dettagliata relazione da parte del procuratore Stefano Palazzi è stata consegnata ai Consiglieri federali e che sarà materia di approfondimento nei prossimi giorni: “Con grande tranquillità e evitando accelerazioni – ha risposto il presidente Abete - faremo tutti gli approfondimenti tecnici e di valutazione complessiva con i singoli consiglieri federali. Ci confronteremo per arrivare al 18 luglio con un chiaro quadro di riferimento. Non mi è sembrato ci fosse uno stato di angoscia o preoccupazione; è naturale che ognuno cercherà di ragionare sulla base dei documenti in possesso per individuare un percorso. Sono situazioni da valutare al momento in cui si è chiamati ad esprimere delle decisioni, l'archiviazione è del 1° luglio e le motivazioni del 4 luglio, abbiamo rispettato tutte le scadenze e abbiamo 13 giorni di tempo che non sono pochi. La Figc ha il dovere di lavorare su un approfondimento di merito, manterremo i contatti con tutti i componenti del consiglio, consulteremo le strutture di riferimento all’interno della Figc e arriveremo al consiglio federale del 18 di luglio per esprimere una posizione. Rischio commissariamento? E' la più grande corbelleria che ho sentito negli ultimi tempi, non capisco quale sia l'iter logico che porta a queste considerazioni, non sta nè in cielo nè in terra. C'è un consiglio che ha tutte le titolarità ad operare e che ha recuperato una dimensione di grande collegialità”.
Il presidente Abete non è entrato nel merito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Inter Massimo Moratti dopo la relazione del procuratore federale Stefano Palazzi: “Deferire Moratti? Le sue
dichiarazioni non sono lesive - ha detto Abete al termine del Consiglio Federale di oggi - Tutti hanno la libertà, o il diritto-dovere di esprimere delle posizioni. Siano di critica o di supporto o negative, le posizioni sono tutte legittime”.
Nel corso del Consiglio federale, infine, il presidente ha dato notizia delle recenti nomine nelle Commissioni UEFA dove la Figc ha rafforzato la propria presenza in campo internazionale. Lo stesso Abete, anche nella sua qualità di vice presidente UEFA, si occuperà della Commissione Sviluppo e Assistenza Tecnica come presidente, e come componente del Comitato Strategico della Commissione Competizioni per Club e della Commissione Finanze.
Questi gli altri rappresentanti italiani in seno alla UEFA: nella Commissione Calcio Giovanile e Dilettantistico il vice presidente vicario Carlo Tavecchio; nella Commissione Calcio il vice presidente Demetrio Albertini; nella Commissione Media il direttore generale Antonello Valentini; nella Commissione Disciplinare d’Appello l’avvocato Mario Gallavotti; nella Commissione per il Calcio a 5 e Beach Soccer il consigliere Fabrizio Tonelli, presidente della Divisione Calcio a 5 della Figc; nella Commissione Medica il professor Andrea Ferretti e nella Commissione Associazioni Nazionali, il dott. Sergio Di Cesare, responsabile dell’ufficio Affari Internazionali della Figc; nella Commissione Licenze per Club il dott. Marco Brunelli, direttore generale della Lega Professionisti di Serie A.